Regia di Kyle Balda, Pierre Coffin, Eric Guillon vedi scheda film
Al terzo capitolo, i film animati su Gru che hanno lanciato i Minions diventa una saga di una stravagante famiglia allargata, dove il protagonista si sdoppia in un fratello fratello gemrello biondo e dove la moglie, una parodia delle Bond girl, sogna di fare la mamma. Simpatico il cattivo, che sembra un transfuga di Dragonball degli anni'80.
Al terzo film cattivissimo, Gru, che è diventato fin troppo buono grazie alla moglie Lucy Wilde, ritrova il suo fratello gemello Dru, un parruccone biondo di bianco vestito che vorrebbe spingerlo nuovamente verso il crimine. Come se non bastasse, c'è un nuovo cattivo in città fissato con gli Anni '80 e i robottoni a raggi laser (simpatico quanto basta, visto che sembra copiato da uno dei tanti personaggi di Dragonball di Akira Toriyama, anche se proprio le canzoni e i movimenti anni'80 lo rendono assai simpatico) e c'è Lucy che desidera che le tre figlie adottive di Dru la chiamino "mamma" (un sentimento che era già visto nel secondo capitolo, ma visto che Gru è troppo preso dal fratello Dru per badare alle tre figli, tocca quindi alla donna di casa badare a loro e fare le veci del Gru del primo episodio). Tanti temi, forse troppi, in un film dove vengono sacrificati i Minions (le scene con i simpatici omettini gialli ci sono, ma meno di quanto si pensi), per quella che è diventata una saga su una stravagante famiglia allargata. Concludendo, è, un film divertente per famiglie, soprattutto per famiglie, dove scopriamo che se Max Giusti si sta sdoppiare in due fratelli, Paolo Ruffini sa anche parlare i italiano-italiano, senza il suo condueto accento toscano, risultando bravino, ma non prorompente come quando parla in toscano. Ahh, belli i tempi del suo "007 all'Ipercoop"!
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