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T2: Trainspotting

Regia di Danny Boyle vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su T2: Trainspotting

di axe
8 stelle

Venti anni sono passati dalla conclusione dell'episodio precedente; il protagonista Mark Renton, tanto tempo prima fuggito con i soldi del "gruppo", lasciandolo nei guai, fa ritorno nella sua Edimburgo. Riallaccia i rapporti con Spud e Sick Boy, conosce Veronika, pseudofidanzata e socia in "affari" di Sick Boy, ma si guarda bene dal cercare Begbie, contemporaneamente evaso dal cercare, ed assetato di vendetta. I quattro si troveranno ancora una volta a dover cercare di sopravvivere in una società che nel frattempo si è evoluta, aggirandosi in essa quasi come reduci di un passato che non esiste più, consapevoli di ciò nonostante i tentativi di adattamento. Un pregio del film è il saper caratterizzare bene i personaggi, preservando le identità che venivano loro assegnate nel predecessore del 1996, ma tratteggiandole "ammodernate", dopo venti anni che s'intuiscono non propriamente felici. Apprendiamo che Mark Renton torna in patria dopo il fallimento del proprio matrimonio in Olanda, minato nel fisico e con la prospettiva di essere presto disoccupato; nonostante ciò, salva Spud, il quale dopo aver inutilmente provato a vivere un'esistenza "normale" era ricaduto nel vortice della droga, soffrendo per questo un'insopportabile solitudine, da un tentativo di suicidio; s'impegna per ricostruire un rapporto con il suo ex-migliore amico Sick Boy, ristorandolo almeno materialmente con una somma di denaro che gli sarebbe spettata venti anni prima. Anche Sick Boy non ha avuto fortuna. E' costretto a sopravvivere gestendo uno scalcinato pub, copertura per una coltivazione indoor di marijuana, ed arrotondando con piccole estorsioni ed altri espedienti, con i proventi dei quali acquista la cocaina della quale è dipendente. Begbie, dal carattere forte ed indomabile, si trova fuori dal carcere convinto di trovare il mondo che aveva lasciato, ma è ben presto deluso. Il fisico non lo segue più nelle proprie velleità edonistiche ed è un estraneo per il figlio, che ha aspirazioni di una vita onesta per lui incomprensibili. Prende dolorosamente coscienza di ciò, ma non per questo rinunzia alla vendetta contro chi ritiene responsabile della rovina, pertanto aggredisce e tenta di uccidere ripetutamente Renton. Personaggio positivo non presente nel primo episodio è Veronika, giovane bulgara che cerca la ricchezza con il fine di migliora le condizioni di vita della propria famiglia. L'intera storia, anche grazie ad alcune sequenze che richiamano il prequel, è permeata di malinconia. Anche in questo caso, dopo alcune vicissitudini e progetti falliti, i personaggi sfiorano la possibilità di cambiare vita grazie al "colpo grosso", ma l'occasione sfuma perchè solo chi è veramente determinato - ed in certo senso estraneo al loro ambiente - sembra avere il diritto di riuscire. Presumibilmente ciò non porta più di tanta rabbia a Mark o Sick Boy, che in passato hanno - o avrebbero - fatto lo stesso. Con rassegnazione, i due tornano alle loro precedenti vite, mentre ancora una volta a Spud, un innocente di buona indole, è lasciata una possibilità di redenzione. Il primo Trainspotting racconta la storia di un vuoto di valori volontariamente riempito dalla dedizione alle droghe; questo episodio è complementare al prequel, in quanto i personaggi pagano le conseguenze della loro condotta di vita. Nonostante alcuni buoni propositi, la loro indole, e contesti sociali e familiari indifferenti alla loro condizione, sbarrano ad alcuni di loro le porte alla "salvezza", destinandoli ad un'ulteriore sconfitta. Le vicende narrate non hanno particolare complessità; nonostante ciò le due ore di durata del film trascorrono molto velocemente, per la buona ricostruzione delle relazioni tra i personaggi, in attesa dell'incontro / scontro tra Mark e Begbie, che si preannuncia molto "focoso". Il montaggio è vivace; buone le idee dei messaggi in sovraimpressione, dei richiami al passato, delle sequenze surreali legate ai momenti dello sballo. Le ambientazioni mostrano una Scozia popolare e duramente colpita dalla crisi economica, eppure pulsante di vita e ricca di contraddizioni, in equilibrio tra modernità e tradizione. Infine, azzeccati costumi e trucco. I protagonisti conservano lo stesso look di vent'anni prima, ma appaiono più stanchi e duramente segnati dal passare del tempo e da vite non facili. Molto bella e coinvolgente la colonna sonora.

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