Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Moretti intimista, che si guarda attorno alle soglie dei quarant'anni ed espone le proprie riflessioni sulla vita, l'amore, l'amicizia, la politica e tutto ciò che in quel momento gli passi per la mente, come in un ipotetico diario privato. Senza dubbio l'episodio migliore è il primo, quello in Vespa, che ci porta - con sguardo curioso e trasognato - fra le piccole meraviglie sconosciute della Roma estiva dei quartieri periferici. Il secondo, sull'isoletta, è quello più propriamente cinematografico, con un racconto compiuto, personaggi, dialoghi, una trama definita; il terzo si svolge su canoni documentaristici, con la ricostruzione in forma di fiction della brutta disavventura vissuta dal regista. A tratti divertente (le prime due sezioni), a tratti brutale e riflessivo (la prima e la terza parte), Caro Diario è una specie di variegato esercizio stilistico da parte di un Moretti in attesa di nuova ispirazione. Discreto, ma non fondamentale.
Tre episodi. Moretti gira in Vespa per l'assolata e semideserta Roma estiva, portando a spasso i propri pensieri. Moretti va a trovare un amico letterato ritiratosi da anni su un'isola sperduta priva di elettricità; vivere in quel luogo è davvero difficile. Moretti visitato da vari dottori per un problema alla pelle scopre di avere un tumore al sistema linfatico; fortunatamente se la cava.
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