Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Percorso dalla voce narrante dell'autore-protagonsita,con riflessioni e considerazioni,questo film,che rappresento'il ritorno alla regia di Moretti a quattro anni da "Palombella rossa",è,forse non il migliore del cineasta di "Sogni d'oro",ma sicuramente uno dei piu'sentiti e personali.Dialoghi scarni,mirati all'essenziale,molta musica nel primo capitolo,"In Vespa",ironia paradossale per due terzi e sarcasmo puro nell'ultimo capitolo,"Caro diario" è una pellicola in cui convivono una certa intelligenza,e una forte amarezza.E'la confessione di un ex-ragazzo incazzato che si prende la briga di mettersi in gioco e in discussione,simbolo di una generazione non fallimentare,ma fondamentalmente perplessa:Moretti si fa quindi apprezzare per quella capacita'd'analisi della realta',per quella derisione della stessa,e per quello sguardo un po'furente,un po'scherzoso,un po'ammiccante che ci lancia nell'ultima inquadratura.
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