Regia di Simona Izzo vedi scheda film
Lorenzo compie 20 anni e la madre organizza una festa riunendo l'allargatissima famiglia.
Ci si ama, ci si odia, ci si provoca, ci si sopporta e ci si scontra per poi riappacificarsi: questo è il succo di ogni famiglia, bella o brutta, piccola o grande che sia. Difficile sostenere che servisse un film come Lasciami per sempre, nel 2017, per dire (solo) ciò, ma a tutti gli effetti la sesta regia cinematografica di Simona Izzo, a un decennio dalla precedente Tutte le donne della mia vita, non va granchè oltre. Un lavoro accurato nella confezione, ma dalla scarsa consistenza sul piano dei contenuti, basato su una serie di caratterizzazioni anonime nella loro sgraziata mancanza di garbo, di misura; una commedia corale che ripercorre i passi già compiuti dalla regista nelle opere passate, da Maniaci sentimentali (1994) in avanti. Variopinto il cast artistico, che vede alternarsi in scena, fra gli altri, Barbora Bobulova, Max Gazzè (per il quale vale spendere una buona parola: da cantautore prestato al cinema, in ogni sua incursione sullo schermo fa sempre discreta impressione), Myriam Catania, Maurizio Casagrande, Andrea Bellisario, Valentina Cervi, Mariano Rigillo e Marco Cocci; sceneggiatura firmata dalla regista in tandem con Matteo Bondioli. Cento minuti piuttosto prevedibili nel complesso, con gran finale altrettanto telefonato nella sua ricerca ostinata di una soluzione accomodante e pacificante. 3,5/10.
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