Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
E' un film fortemente figlio del suo autore,lo dice l'ambientazione,in un Messico assolato e diviso tra l'eccessivo lusso dei signorotti e la miseria presente nelle strade,lo dice la violenza che esplode e rallenta il flusso delle immagini,spettacolarizzandole,lo dice il tono della narrazione,tra personaggi desperados che ci mettono un niente a sparare addosso al prossimo,eppure mantengono una coerenza con se stessi degna di nota."Voglio la testa di Garcia!" è un noir sotto il sole,una storia triste mascherata da epopea tardo-western,con numerose deviazioni grottesche.Il gaglioffo Warren Oates, intrattenitore americano disilluso fuggito a Sud per qualche oscuro motivo del passato,si trova invischiato in una rovinosa storiaccia di sangue e violenza,per fare il colpo della vita:Peckinpah,in un film evidentemente piuttosto personale,sembra,come il suo protagonista(Oates,comunque un attore di alta caratura,ogni tanto si abbandona al gigioneggiamento) ogni tanto perdere il filo del discorso,come nella sequenza dei due motociclisti,che alimenta la tensione,ma è piuttosto poco utile all'economia del racconto.E la conclusione della storia non può essere che un'ultima raffica infinita di colpi di arma da fuoco,a spazzare via tutto quel che rimane di Ben,il balordo personaggio al centro del film.
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