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Voglio la testa di Garcia

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

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La recensione su Voglio la testa di Garcia

di sasso67
8 stelle

È un film folle, nel senso che porta dentro i sintomi di vera e propria follia, come simboleggiano fin troppo bene i colloqui del protagonista con la testa del povero Al Garcia. Del resto si narra che all'epoca delle riprese Peckimpah fosse ridotto a una larva umana a causa dell'eccesso d'alcol e dei nervi spappolati. Questo stato d'animo del regista ben si riflette in un film che è originale e al tempo stesso porta in sé pregi e difetti di tutto il cinema di Peckimpah (anche qui si ha la geniale alternanza di momenti intimisti ed esplosioni di violenza inaudite). L'inizio è spiazzante: il film comincia come un classico western, per poi portarci nel pieno dei nostri giorni. Ma siamo nel Messico, la terra dove tutto può accadere, almeno nella cinematografia di Peckimpah: la terra promessa di Billy The Kid e la pericolosa e infida contrada del "Mucchio Selvaggio".
Alcuni snodi narrativi sono un po' forzati ed alcuni personaggi alquanto tirati via (resta difficile credere che un disgraziato come Bennie riesca a farla franca di fronte a tutti quegli squali che gli girano attorno), mentre alcune scene sono un po' troppo casuali e affastellate (si veda l'accumulo di personaggi nella scena della sparatoria con i parenti di Alfredo Garcia) ma un episodio che sembra appiccicato con lo sputo come l'incontro di Bennie ed Elita con i due hippy che la vogliono violentare è molto bello e si ringrazia il regista per averlo inserito: esso meglio di tutti delinea il carattere del personaggio più riuscito del film, quello della prostituta triste di cui Bennie non può fare a meno, al prezzo di perdere la ragione. Lo stesso personaggio che, quando Bennie le prospetta i lussi degli alberghi californiani in cui intende portarla, ha lo sguardo triste di chi sa che non li vedrà mai.
Il finale di questo "Voglio la testa di Garcia" è uno dei più belli della storia del cinema, anche se, di nuovo, non è troppo credibile questo pianista di bordello che si trasforma in micidiale giustiziere. Nonostante il milione di dollari, aveva perso tutto?

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