El Jefe, ricco piantatore, avendo scoperto che sua figlia è stata messa incinta da Alfredo Garcia, mette in palio un premio di un milione di dollari per chi gli porterà la testa del colpevole. Bennie, di professione pianista, è venuto a sapere che Garcia è ormai morto e sepolto e vuole conquistarsi il premio. Dissotterrerà la testa del defunto, ucciderà chiunque tenti di ostacolarlo ma non potrà godersi il denaro.
Note
Il film rappresenta il punto massimo del pessimismo di Peckinpah in una tragica, disperata "epopea" della ferocia e della disumanità. Dichiarò il regista: "Censurato e contestato - e non solo dalla critica - ma buono o cattivo, bello o brutto, è come lo volevo io". Grandi monologhi di Warren Oates.
Una storia un pò... fuori di testa... :-D
Battute a parte, non male, anche se con alcune "anomalie", parecchie assurdità e ambientazioni un pò esagerate... ma abbastanza piacevole da vedere. Peccato per l'ultima parte del finale, assurdo anche quello... :-/
Voto = 6
Difficile da classificare. Nel complesso film modesto con alcune parti interessanti ed altre veramente strane come quella dei due motociclisti. Per non parlare del finale assurdo e dei 'protettori&killer' incapaci. Voto 5
film che divide: sta nella lista del libro "The Fifty Worst Films of All Time", mentre per altri è un capolavoro...autentico flop alla sua uscita, è stato poi rivalutato. l'ambientazione è fantastica, ma alcune scene girano a vuoto e la recitazione è spesso fuori controllo, anche in versione originale.
Liberissimo film di Peckinpah, tra i miei preferiti, nero e pessimista, senza uscita. Un vagare/cercare l'origine del male. Una catena di sangue e sofferenza che non ha fine. Si rimane vittime del sistema.
Lo stile tipico di Peckinpah sangue e violenza misoginia Ha anche un insolito senso dell'umorismo che penso non è intenzionale.Warren Oates offre una intensa prestazione di uomo avido e disperato.voto 6,5
Messico. Un ricco e potente piantatore darà un milione di dollari a chiunque gli porterà la testa di Alfredo Garcia, uno dei suoi più fidati collaboratori che ha messo incinta la figlia. La ricerca ha inizio e due distinti signori (Robert Webber e Gig Young) arrivano in un bar di second'ordine di Mexico City, proprio quello in cui lavora Benny (Warren Oates), uno spiantato… leggi tutto
Mi spiace andare cosmicamente contro corrente. Pur essendo d'accordo con tutti gli spunti e apprezzamenti sollevati dalla critica, ho trovato comunque nell'opera dei dettagli sgradevoli, non all'altezza del pathos che circonda la fama di questo film. Dettagli dello stile del regista che spesso monta le sequenze d'azione senza una cura adeguata dando l'impressione di trovarsi di fronte a… leggi tutto
Nel 1975 Sam Peckinpah decide di girare un film totalmente indipendente ed a basso costo, seguendo la sua ispirazione e senza i produttori che intervengono nella sua opera, totalmente libero gira il film che per me è il più bello della sua grande carriera: Voglio la testa di Garcia. Il film è girato in Messico, nazione amatissima dal regista, tratto da un soggetto…
Sam Peckinpah come personalità ha incarnato al meglio il vero spirito underground americano, diventando, pur tra mille polemiche con la critica, un regista di punta che riuscì incredibilmente sul finire degli anni 60' e l'inizio dei 70', a trovare un pubblico recettivo approfittando anche del particolare clima del periodo. Forte del successo ai botteghini di Getaway (1972),…
La figlia di un ricco possidente messicano è messa incinta da un dipendente del padre, Alfredo Garcia. L'involontario ed infuriato suocero, appreso il nome dell'uomo, promette un milione di dollari a chi gli porterà la testa di Garcia. La notizia giunge all'orecchio di Bennie, un pianista dal passato torbido che si esibisce in uno squallido locale notturno. Sapendo che in…
“It’s really very simple: if you give us the information we want – as to where we can find Alfredo Garcia – we’ll give you a thousand dollars. If your information is wrong, you too are wrong. Dead wrong.” “Well, you see, he’s a… friend of a friend! And I’d like to know what you want him for. […]” “You’re…
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Come neanche il più renziano dei politicanti vado qui in tempi record a dichiarare terminata questa mia Salerno-Reggio Calabria (si tratta con ogni evidenza della Salerno-Reggio Calabria dell'Italia in…
Visto a suo tempo in inglese, rivisto adesso in italiano, sconta solo l'esagerazione delle sparatorie con centinaia di proiettili e mai uno che colpisca il protagonista, che per essere un pianista se la cava alla grande come pistolero e per ammazzarlo ci vorrà un agguato finale senza scampo sul tipo di Gangster story. Accettato questo, è fortissimo. Del resto il film…
Mi spiace andare cosmicamente contro corrente. Pur essendo d'accordo con tutti gli spunti e apprezzamenti sollevati dalla critica, ho trovato comunque nell'opera dei dettagli sgradevoli, non all'altezza del pathos che circonda la fama di questo film. Dettagli dello stile del regista che spesso monta le sequenze d'azione senza una cura adeguata dando l'impressione di trovarsi di fronte a…
Bennie ha perso tutto,quello che vuole capire è perché la testa di un uomo possa valere tanto. Quando non hai niente da perdere tutti gli appigli saltano con l’aumentare dei proiettili e dei morti in un crescendo di violenza che alimenta se stessa. Prima sei disposto anche a profanare una tomba e a promettere alla tua donna di sposarla affinché ti conduca dove…
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Commenti (7) vedi tutti
Una storia un pò... fuori di testa... :-D Battute a parte, non male, anche se con alcune "anomalie", parecchie assurdità e ambientazioni un pò esagerate... ma abbastanza piacevole da vedere. Peccato per l'ultima parte del finale, assurdo anche quello... :-/ Voto = 6
commento di CriticatruttoIl capolavoro non capito all’epoca di Sam Peckinpah film pessimista e violentissimo, con una stupenda Isela Vega, attrice messicana magnifica.
leggi la recensione completa di claudio1959Difficile da classificare. Nel complesso film modesto con alcune parti interessanti ed altre veramente strane come quella dei due motociclisti. Per non parlare del finale assurdo e dei 'protettori&killer' incapaci. Voto 5
commento di Bradyfilm che divide: sta nella lista del libro "The Fifty Worst Films of All Time", mentre per altri è un capolavoro...autentico flop alla sua uscita, è stato poi rivalutato. l'ambientazione è fantastica, ma alcune scene girano a vuoto e la recitazione è spesso fuori controllo, anche in versione originale.
commento di giovenostaLiberissimo film di Peckinpah, tra i miei preferiti, nero e pessimista, senza uscita. Un vagare/cercare l'origine del male. Una catena di sangue e sofferenza che non ha fine. Si rimane vittime del sistema.
commento di GoonieAleLo stile tipico di Peckinpah sangue e violenza misoginia Ha anche un insolito senso dell'umorismo che penso non è intenzionale.Warren Oates offre una intensa prestazione di uomo avido e disperato.voto 6,5
commento di wang yu8.5
commento di nico80