Regia di Mervyn LeRoy vedi scheda film
Il Musical, tra tutti i generi del cinema, non mi ha mai appassionato più di tanto, tranne qualche caso isolato: 'Gold Diggers of 1933' è certamente uno di questi.
Gran parte del merito va al grande coreografo Busby Berkeley, ideatore dei celeberrimi numeri, tra i quali c'è davvero l'imbarazzo della scelta: dall'iniziale gioiosa 'We're in the money' cantata da una giovanissima Ginger Rogers, con gli ultimi versi nel cosiddetto pig-latin, all'irriverente 'Pettin' in the Park' con Dick Powell e Ruby Keeler protagonisti e un nano che sembra uscito da un film di Tod Browning, alla romantica 'Shadow Waltz' per concludere con la drammatica 'Remember my forgotten man', che parla della tragedia della guerra e del disagio dei reduci, cantata magnificamente da Joan Blondell.
Da non sottovalutare comunque il lavoro di Mervin LeRoy, che ha il merito di girare in maniera briosa tutte le parti di commedia e di amalgamarle in maniera funzionale con la parte musicale.
Le cercatrici d'oro a cui fa riferimento il titolo originale sono appunto Ginger Rogers - anche se in un ruolo defilato - Ruby Keeler, Joan Blondell e Aline McMahon.
Voto: 8 (visto in v.o.).
Chissà doppiato quanto perde un film di questo tipo?
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