Regia di Tulio De Micheli vedi scheda film
Coproduzione italo-spagnola per un giallo tipicamente inserito nella scia prodotta dal fenomeno Dario Argento. Una sceneggiatura piuttosto prevedibile e insolitamente poco contorta fa solo da sfondo ad un film shock, nel quale una lunga operazione a cuore aperto invita a chiudere gli occhi, quando non distogliere lo sguardo dallo schermo...
Michele, Paola, Roberto ed Elena: due coppie incrociate (sentimentalmente) in una clinica dove i due uomini operano in veste di chirurgi. Quando Michele, pregiato e stimato medico, intende passare ad un altro istituto, qualcuno lo ferma uccidendolo a colpi di pistola. Un investigatore indaga, sottoponendo ogni dettaglio sotto seria osservazione. Il nodo verrà sciolto in occasione di una delicatissima operazione al cuore di Elena, la finanziatrice e proprietaria della clinica.
Curiosa coproduzione tra Spagna e Italia diretta da un regista argentino (De Micheli) che si rifà, molto blandamente, al giallo argentiano per l'inserimento di alcuni cliché (la soggettiva iniziale del killer e l'uso della musica). Per il resto I due volti della paura (durante la lavorazione L'alibi della luce rossa) tradisce qualunque aspettativa a partire da un titolo improprio (ma suggerito dal capolavoro baviano I tre volti della paura) per proseguire su un registro whodunit (ovvero con disvelamento in chiusa dell'identità del killer) insolitamente parsimonioso sui versanti sex & violence tranne che per l'uso, davvero disturbante, di scene carpite durante una operazione a cuore aperto (paziente: la moglie del regista) durante un intervento chirurgico eseguito in una clinica di Madrid.
Per i cultori del giallo all'italiana, anche se si tratta di pellicola minore, I due volti della paura ha un suo perché: a cominciare da un cast significativo (con Hilton e la Strindberg, vere icone del genere) per poi proseguire con una colonna sonora decisamente in tono eseguita dal grande Franco Micalizzi.
Da segnalare anche la presenza -in ruolo di investigatore sui generis- del celebre Fernando Rey, qui in una parte sostanziosa e sdrammatizzante (notevoli i siparietti sulla dipendenza da nicotina)...
La meritevole opera di recupero che, da anni, Nocturno porta avanti -qui con il supporto di Cecchi Gori (Surf film)- si amplia con l'inserimento di questo titolo nella serie di DVD targata Cinekult che, per l'occasione, sfodera un buon master in formato 2.35:1 con traccia audio nitida e pulita (lievemente bassa di volume) e un reparto extra nel quale l'esperto Claudio Bartolini, per 18 minuti abbondanti, analizza in lungo e in largo il film.
Curiosità:
- mentre una targhetta sulla porta del medico indica il nome di Michele Azzini, durante tutta la durata del film il personaggio viene chiamato Miguel;
- al minuto 49, mentre Elena (Luciana Paluzzi) partendo da Piazza di Spagna fugge temendo di essere inseguita da un malvivente fa la sua comparsa il manifesto di un film che, mentre I due volti della paura veniva girato, era in proiezione nelle sale italiane: si tratta del notevolissimo Giornata nera per l'Ariete. Testimonianza di un periodo di grande fermento attorno al giallo italiano, salito alla ribalta da solo un paio di anni, quando nel 1970 Dario Argento realizzava l'apripista di un fortunato e indimenticabile genere, ovvero L'uccello dalle piume di cristallo.
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