Regia di Akira Nagai vedi scheda film
Un giovane postino che vive in una città di mare giapponese riceve la diagnosi di un tumore al cervello in fase terminale. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo e la disperazione che lo coglie lo porta a interrogarsi su chi si accorgerà della sua assenza. È un uomo piuttosto solo, non vede il padre da tempo e l’unica compagnia è un gatto. Quando si presenta a casa sua un suo fantastico alter ego che gli propone di allungargli la vita di un giorno in cambio della cancellazione di qualcosa, accetta e comincia a sperimentare cosa significhi la sparizione degli smartphone, del cinema e dei gatti.
Akira Nagai propone un emozionante film che esplora con grande delicatezza gli affetti della vita e allo stesso tempo il senso di finitudine che ogni essere umano affronta ogni giorno della sua vita. Un film sull’amore necessario perché la vita abbia un senso profondo, dove oggetti e abitudini in apparenza poco importanti sono punti di collegamento alle piccole grandi storie che vive ogni essere umano, spesso in modo inconsapevole. Storie che sono le fondamenta della vita, storie in cui si formano quegli affetti fondamentali che diventano la testimonianza indelebile del nostro passaggio sulla terra
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