Regia di Robert Altman vedi scheda film
Il mitico Robert Altman, uno dei registi più sottovalutati ed intelligenti di Hollywood, realizza I protagonisti che è appunto uno dei film più sottovalutati ed intelligenti di Hollywood. La sua forza visiva si evince già dal lunghissimo piano sequenza iniziale, perfettamente congegnato e costruito nei dettagli, con alcuni personaggi che discutono su un altro lunghissimo piano sequenza iniziale, quello de L'infernale Quinlan (ma il film è talmente pieno di citazioni che i cinefili si divertiranno un mondo). Poi il film procede nel verso del giallo/thriller, ma poi sotto sotto vira verso una commedia acida, amara, maligna che, pian piano, inizia a prendersi sempre meno sul serio. Il film sembra voler criticare i giovani rampanti dell'industria cinematografica americana, la loro avidità che li conduce spesso ad una palese stupidità ed un'industria del cinema che pare davvero aver perso l'anima, dove i film migliori sono solo relegati a locandine appese ai muri in ricordo dei bei fasti passati, dove non sembra sia possibile realizzare null'altro che polpettoni dozzinali di larghissimo consumo e dove Hollywood vive ormai solamente dell'ombra di sé stessa. Ci sono molti camei di attori famosi, ma nessuno è messo lì a caso, anche le comparsate di Susan Sarandon e Peter Falk hanno un loro preciso significato. Inoltre il finale, che ricalca il finale di un film di largo consumo con Bruce Willis e Julia Roberts (che fanno il verso a loro stessi in maniera geniale) prodotto dalla casa di produzione del protagonista, è agghiacciante quanto intelligente; con esso Altman sembra voler svalutare la sua stessa opera, eliminare tutto il suo spessore, come a voler dirci che è solo un prodotto di Hollywood e quindi non può essere granché e né esser preso sul serio. E' solo apparentemente lieto, in realtà è di una cattiveria così lucida che fa riflettere. Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:1 ritmo:3 impegno:3 tensione:2 erotismo:1
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