Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Un grandissimo, monumentale Robin Williams, in una delle sue interpretazioni ''cardine" di carriera non ancora buttata in film troppo "facili" e "mai stream", quella del d.j. militare in Vietnam Adrian Cronauer- pur eccellentemente doppiato da Carlo Valli-, che però non può che per metà restituire l'effetto dei geniali e spesso irresistibili, visionari giochi verbali e invenzioni di non-sense della versione originale.
Avrebbe potuto essere un film molto ma molto più memorabile, con la regia di uno non troppo spesso finto e leccato, perbenista e hollywoodianamente tra i massimi campioni e rappresentanti del melenso- stucchevole come il baltimoriano(migliore come sceneggiatore di film e creatore serie TV anche memorabili, "baltimoriano/e") Barry Levinson, che in molte occasioni al confronto persino Spielberg o Zemeckis, potrebbero sembrare Fuller, o Aldrich.
Levinson il quale, purtroppo quindi rovina in gran parte il film-una delusione complessiva dal punto di vista del "Viet-movie", adesso in HD come in sala nel 1988-, con delle scelte di rara faciloneria come per le canzoni a volte "banali" e sfruttate, del 1965, e quella di commentare con "It's a Wonderful World" di Louis Armstrong scene di guerra e marine feriti o chiusi nei sacchi, davvero da platea boccalona super commerciale in cerca di qualche ruffiana candidatura agli Oscar.
Peccato perché Williams(ottimo anche Bruno Kirby sopra i più stereotipati J.T. Walsh sempre nel ruolo della merda cattiva in uniforme, Noble Willingham "generale illuminato e con il senso dell'ironia dell'U.S. Air Force, Whitaker e Wuhl, come il cretino e ottuso suo oppositore militarista nella radio, tenente Steven Hauk, doppiato benissimo da Luca Dal Fabbro), avrebbe vista la sua enorme dimensione attoriale in questo ruolo, meritato un regista e un film meno conformista e limitato, fondamentalmente anonimo di quello di Levinson. Parlando di Williams viene quindi spontaneo pensare ad esempio, cosa avrebbero potuto trarne da una sceneggiatura e storia del genere, Robert Altman o Terry Gilliam.
Oltretutto, per un film che sarebbe stato almeno sulla carta, per loro piuttosto congeniale.
** quindi al film e non di più, **** a Cronauer/Williams.
John Nada
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