Regia di Armando Crispino vedi scheda film
Uno dei tanti tentativi di inserirsi nel filone argentiano, con minore inventiva e inferiore capacità visionaria, seppure con qualche ambizione utilizzare elementi psicoanalitici. Pur non essendo uno dei prodotti peggiori del genere, il film di Crispino avrebbe potuto sfruttare meglio le sue ambientazioni nelle necropoli etrusche e nella Spoleto del Festival dei due mondi. La trama è arzigogolata all'eccesso, ma non crea mai vera suspense. Il cast è buono nelle parti di contorno, mentre il protagonista è solo un fusto, ma si dimostra assai poco espressivo.
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