Regia di Armando Crispino vedi scheda film
Al di là dell'intreccio convenzionale e dell'atmosfera da thriller sanguinolento tanto in voga in quel momento (sulla scia dei primi successi di Dario Argento), c'è anche qualcosa di buono in questo L'etrusco uccide ancora, dai cui meriti va ovviamente tolto anche il ridicolo titolo. Se il protagonista centrale, l'americano Alex Cord, non è particolarmente espressivo, però nel resto del cast le figure sono tutte azzeccate, in primis quella dell'ispettore il cui ruolo è rivestito da Enzo Tarascio (già visto ne Il conformista di Bertolucci, 1970, e Roma Bene di Lizzani, l'anno seguente); il budget (produzione Titanus) oltrettutto è discreto e si notano scene ben curate (Giantito Burchiellaro) e una colonna sonora incisiva (Riz Ortolani); la fotografia è inoltre di Erico Menczer. Crispino non ha lasciato grandi tracce nel cinema italiano, ma in quel momento godeva di una certa credibilità anche per aver diretto Morandi nel precedente Faccia da schiaffi (1970), specie di post-musicarello; dopo l'episodio nero-pruriginoso de La badessa di Castro (1974) tornerà all'horror con Macchie solari (1975). Nel complesso L'etrusco non è fra i peggiori prodotti che si incanalavano nel filone argentiano di quegli anni, potendo contare essenzialmente su ritmo e tenuta dei personaggi, ma non va comunque molto oltre le mediocri aspettative (e a dirla tutta disturba un po' l'uso smodato del sangue rosellino, eccessivamente finto).Sceneggiatura: Lucio Battistrada e Armando Crispino, da un racconto di Bryan Edgar Wallace. 4,5/10.
Un archeologo scopre una necropoli etrusca in Umbria. Da quel momento si sussegue una scia di omicidi atroci. Un astuto ispettore indaga.
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