A Spoleto, durante il Festival dei due Mondi, un archeologo, amico di un direttore d'orchestra e soprattutto di sua moglie, scopre in una tomba un affresco raffigurante un sacrificio umano in onore l'antico demone Tuchulca. Ben presto una catena di delitti, ispirati al ritrovamento sepolcrale e accompagnati dalla _Messa da Requiem_ di Verdi, coinvolge i protagonisti: sarà il commissario Giuranna a sbrogliare l'intricata matassa.
Note
Discreto giallo, seppur un po' farraginoso nel finale. Le tinte sono spesso macabre, ma si osa meno che in altre pellicole di quegli anni, nonostante i delitti abbiano qui un movente horror.
Ok che lo standard qualitativo del giallo all'italiana è sempre stato basso (anche con Bava e Argento, che pure han fatto bei film). Ma come si fa a valutare positivamente film come questo? Ridicolo in tutto. Voto: 2/10.
Uno dei titoli di punta del prolifico filone del giallo all'italiana, diretto da un autore che conferma l'innato talento dietro la macchina da presa offrendo in seguito anche una seconda - ugualmente indimenticabile - eccezionale prova di regia (Macchie solari, 1975).
Discreto Giallo Horror con iniziale atmosfera misteriosa e paranormale per poi passare al giallo,film caratterizzato da sesso, ambiguità, investigazione, musiche accattivanti ed omicidi brutali.voto 6
Lo si puo' catalogare come un sottoprodotto argentiano.Ma nel complesso regge bene la tensione fino alla fine accompagnato da una bella colonna sonora di Riz Ortolani.
L'archeologo Jason Porter (Alex Cord) sta sorvolando in elicottero un sito etrusco a Spoleto. Individua una zona per scavare, mettendosi subito all'opera. Un primo saggio dà esito positivo e, con una sonda, Jason rileva la presenza di una camera sotterranea inesplorata. Dalle prime foto, emerge essere dedicata alla divinità di Tuchulcha, demone della morte in… leggi tutto
Durante alcuni scavi archeologici in Umbria , viene alla luce una tomba etrusca con il ritratto del dio della morte . Subito dopo inizia una serie di terribili omicidi .... All' inizio degli Anni '70 il successo internazionale dei primi film di Dario Argento aveva scatenato un' ondata di cosiddetti " gialli all' italiana " . In quegli anni uscirono quindi un sacco di pellicole di tutti i livelli… leggi tutto
Nella fiumana di imitatori dei thriller di dirompente successo di Dario Argento, ecco pure questo giallo comprensivo di morti violente, perpetrate nella fattispecie da un assassino che usa una sonda atta a scopi archeologici per infierire sulle vittime scelte, che ha un'ambientazione curiosa, Spoleto, che, credo, non sia stata più un set fino a quindici anni dopo, per "Io e mia sorella".… leggi tutto
Durante alcuni scavi archeologici in Umbria , viene alla luce una tomba etrusca con il ritratto del dio della morte . Subito dopo inizia una serie di terribili omicidi .... All' inizio degli Anni '70 il successo internazionale dei primi film di Dario Argento aveva scatenato un' ondata di cosiddetti " gialli all' italiana " . In quegli anni uscirono quindi un sacco di pellicole di tutti i livelli…
Un archeologo americano scopre nella necropoli di Tarquinia una tomba sulle cui pareti c'è l'affresco di un sacrificio umano dipinto dal terribile Tuchulcha, la divinità etrusca della morte.
Affascinante e suggestiva l'idea di tenere all'oscuro fino alla fine il se i delitti siano opera umana o ultraterrena, così come l'ambientazione prestata dalla mitologia etrusca.…
L'archeologo Jason Porter (Alex Cord) sta sorvolando in elicottero un sito etrusco a Spoleto. Individua una zona per scavare, mettendosi subito all'opera. Un primo saggio dà esito positivo e, con una sonda, Jason rileva la presenza di una camera sotterranea inesplorata. Dalle prime foto, emerge essere dedicata alla divinità di Tuchulcha, demone della morte in…
Nei pressi di Spoleto, due giovani amanti vengono barbaramente uccisi da un misterioso assassino mentre stanno amoreggiando in una necropoli etrusca. Seguiranno altri omicidi con le medesime caratteristiche. A causa del suo temperamento aggressivo e violento causato dall'abuso di alcool, il maggior indiziato sembra essere il professor Jason Porter (Alex Cord), un archeologo americano che sta…
È questo il titolo non solo di questa mia playlist ma,sopratutto,il titolo della mia tesi in archeologia.
Per realizzarla ho visto con piacere decine di pellicole che avevano al suo interno il tema…
Uno dei tanti tentativi di inserirsi nel filone argentiano, con minore inventiva e inferiore capacità visionaria, seppure con qualche ambizione utilizzare elementi psicoanalitici. Pur non essendo uno dei prodotti peggiori del genere, il film di Crispino avrebbe potuto sfruttare meglio le sue ambientazioni nelle necropoli etrusche e nella Spoleto del Festival dei due mondi.…
Armando Crispino è stato un esempio di quel modo specificamente italiano di fare cinema, destreggiandosi tra i vari filoni, che ha portato il nostro paese ha produrre, soprattutto negli anni '60 e '70, pellicole cosidette "di genere", che all'uscita non godettero di particolari apprezzamenti da parte della critica ma che col tempo si sono prese la loro bella rivincita. Il regista, biellese di…
Al di là dell'intreccio convenzionale e dell'atmosfera da thriller sanguinolento tanto in voga in quel momento (sulla scia dei primi successi di Dario Argento), c'è anche qualcosa di buono in questo L'etrusco uccide ancora, dai cui meriti va ovviamente tolto anche il ridicolo titolo. Se il protagonista centrale, l'americano Alex Cord, non è particolarmente espressivo, però nel resto del cast…
Non male dopotutto, l'atmosfera c'è ed è delle migliori... la storia invece in alcuni punti diventa un po' troppo lenta e lo spettatore si annoia, però nel complesso mi è piaciuto! Ottime e struggenti le musiche di Ortolani.
Crispino ha fatto una carriera variegata inseguendo un po’ i generi e, pur avendo anche delle qualità, ha sempre giocato furbescamente a scapito delle idee. Questo film ne è un esempio lampante, è entrato a piedi pari nel genere horror, scegliendo un titolo ed un argomento diverso, ma sfruttandolo soltanto nelle intenzioni. Idea che poteva entrare meglio e non…
come film non e' malaccio,abbastanza splatter ma horror come si presume lo e' fino ad un certo punto,virando spesso nel poliziesco e da sottolineare anche che per incominciare ad avere qualche discreto sussulto horror come si deve,bisogna aspettare ben 68' !!! Cmq la visione e' sempre tenuta con discreta suspence anche per la giornata di grazia degli attori.Da notare anche la presenza di Enzo…
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Commenti (9) vedi tutti
Ok che lo standard qualitativo del giallo all'italiana è sempre stato basso (anche con Bava e Argento, che pure han fatto bei film). Ma come si fa a valutare positivamente film come questo? Ridicolo in tutto. Voto: 2/10.
commento di HorsyUn suggestivo giallo all' italiana .....
leggi la recensione completa di daniele64Un discreto e originale giallo anni '70, che per una volta evita di attingere le proprie mani da Dario Argento
leggi la recensione completa di QualcunocheadorailcinemaUno dei titoli di punta del prolifico filone del giallo all'italiana, diretto da un autore che conferma l'innato talento dietro la macchina da presa offrendo in seguito anche una seconda - ugualmente indimenticabile - eccezionale prova di regia (Macchie solari, 1975).
leggi la recensione completa di undyingAlex Cord, l'Archangel della serie "Airwolf", in questo film reso passabile soprattutto per merito di certe scenografie e location interessanti.
commento di moviemanDiscreto Giallo Horror con iniziale atmosfera misteriosa e paranormale per poi passare al giallo,film caratterizzato da sesso, ambiguità, investigazione, musiche accattivanti ed omicidi brutali.voto 6
commento di wang yuLo si puo' catalogare come un sottoprodotto argentiano.Ma nel complesso regge bene la tensione fino alla fine accompagnato da una bella colonna sonora di Riz Ortolani.
commento di ezioCult horror anni 70. Lo vidi da bambino e scomparì dalla tv per molti anni. Forse un pò troppo lungo ma rimane ancora il suo fascino.
commento di lonestarBellissimo film anni 70 di Crispino. E' raro se quasi impossibile trovarlo in vendita, peccato.
commento di ronk