Regia di Laura Viezzoli vedi scheda film
“La natura delle cose” è l’opera con cui Laura Viezzoli si è aggiudicata a Trieste Il prestigioso premio intitolato a “Corso Salani”.
Il film è la testimonianza toccante e sobria di un malato di SLA affidata al puntatore oculare collegato a un computer e a cui dà voce Roberto Citrian.
Al di là della sofferenza che si prova seguendo la sua storia sullo schermo, sorprende la pacata lucidità del malato in bilico fra rassegnazione e ribellione, le emozioni che prova (rese palesi dal tramite vocale dell’attore), le sue riflessioni di credente e quelle sul dolore.
La sua è una non-vita bidimensionale che trascorre e si dibatte fra la voglia di rimanere vivo e quella invece di andarsene mettendo così fine alle sue sofferenze, rifiutando le cure palliative che servono soltanto a prolungare la sua agonia.
Passano intanto sullo schermo esplosioni psichedeliche di colore, immagini di conquiste spaziali o di testimonianze visive di quello che continua ad esistere al di là delle mura della sua stanza ma che ormai lui non può più percepire in diretta con cui la regista – insieme ai filmati di famiglia – cerca di far arrivare allo spettatore il corrispondente emotivo delle fantasie del narrante dando nel contempo vita ai sui ricordi.
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