Regia di Jan Hrebejk vedi scheda film
Si respira un po’ l’aria di due ottimi film, purtroppo già dimenticati: il bel Kolya di James Sverak (1996) e il più recente, splendido Opera senza autore di Von Donnersmarck. Già, perché la vicenda raccontata da Teacher e in parte autobiografica, mette al centro il tema della libertà, personale e di pensiero, in un luogo e momento, come la Cecoslovacchia di metà anni 80 in cui questa era negata. Regime ben incarnato dall’insegnante Maria Drazdechov, giovanile, sempre briosa sorridente e indossa anche un paio di spiritose scarpette color argento, “una povera vedova” per tutti, dai proprio alunno fino ai genitori. Il problema è che, un po’ con la scusa della povera vedova e un po’ per i buoni agganci con il Partito, la dolce Maria farà il bello e cattivo tempo, esercitando una vera e propria, subdola forma di potere da cui ben pochi adulti ragazzi prenderanno le distanze. Raccontata in modo originale (l’azione prende spunto da un’assemblea di classe, dove gli interventi dei genitori si intersecano con vari, esemplificativi flashback, The Teacher racconta almeno parzialmente l’esperienza giovanile del regista ci rimanda a un ambiente storico, purtroppo ben noto ai meno giovani, in particolare, tra tutti vari personaggi presentati, spicca la figura di uno scienziato di belle speranze ridotto a fare da lavavetri dopo che la moglie e collega era scappata in Svezia. Una realtà truce e crudele presentata in un film che ha il merito di mescolare ironia e dramma, sfiorando persino la tragedia, ricordando a tutti che il bene più prezioso, oggi più che mai, sia la libertà della persona.
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