Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Dante Hicks è costretto a trascorrere il suo giorno libero al negozio dove lavora abitualmente. Gli fa compagnia Randall, amico fidato, commesso di un videonoleggio adiacente. Nella giornata si avvicendano centinaia di personaggi, tutti strani e forieri di situazioni più o meno divertenti.
Situazioni paradossali, al 90% basate sul sesso, dialoghi chilometrici a macchina da presa fissa, infarcite di citazioni esasperate che noi italiani nemmeno possiamo immaginare. “Clerks – Commessi” è il primo film realizzato da Kevin Smith, cineasta indipendente, uno dei pochi a rimanere tali anche a successo raggiunto.
Situazioni ridotte all’osso compensate da dialoghi chilometrici, set quasi teatrale pervaso da quell’aria autoreferenziale tipica di una certa America di provincia, dipanata attraverso un bianco e nero “fatto in casa”… Di questo genere di cinema il più famoso rappresentante è stato Quentin Tarantino, mentore da cui questo film giocoforza attinge a piene mani (con tanto di macchina da presa in un bagagliaio!). Il legame è talmente forte da apparire come una sorta di parodia tarantiniana, o qualcosa del genere. Tutto già visto e mortalmente noioso. Una visione che dura meno di un’ora e mezza ma pare interminabile e che lascia un mal di testa a causa di quel bla bla continuo e orgogliosamente e pervicacemente ostentato.
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