Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Quando i mezzi sono poveri e le idee ricchissime. Dante e Randall come visioni contrapposte della vita, del mondo, della realtà, dei rapporti sociali e sentimentali - eppure due visioni compatibili, tanto che al termine delle 24 ore della storia l'unica cosa rimasta come da principio è l'amicizia fra i due, che esce anzi rafforzata dalla giornata. Smith mette in scena le banalità del quotidiano viste con occhio critico e sarcastico, evitando il facile patetico e riuscendo originale in ogni deduzione; certo, la volgarità è parecchia, ma questo è il linguaggio che ci si può aspettare da due ragazzi soli in un negozio frequentato da ritardati, spacciatori ed altri personaggi di quel calibro. La divisione in capitoli è una maniera per dare una forma concreta ai vari episodi del lavoro; la colonna sonora, molto presente, è fantastica. Generazionale.
Dante e Randall sono due commessi con un'opposta concezione della vita, da quella lavorativa (uno sottomesso al capo, l'altro menefreghista) a quella sentimentale (uno fondamentalmente romantico, l'altro erotomane ed indipendente). In una giornata di lavoro succede di tutto, partendo con il tira e molla sentimentale di Dante e la sua ragazza attuale e finendo con il ritrovamento di un cadavere nei bagni del negozio.
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