Regia di Michael Cimino vedi scheda film
I CANCELLI DEL CIELO (1980)
Stamane la tv mi ha offerto un gran film: "I cancelli del cielo", diretto nel 1980 da Michael Cimino, reduce dai trionfi (ben cinque Oscar) della sua opera più famosa ("Il cacciatore", con Robert De Niro in Vietnam, 1978).
Val la pena leggere la più votata delle recensioni positive (Scarlett Blu, 2013), veramente ben fatta.
Che cosa aggiungere? Questo film, epico, sontuoso direi, appartiene al genere western, i tanti appassionati del nostro mitico Sergio Leone vedranno che tien conto della sua lezione di cinema, ma ha una particolarità: racconta una storia "vera", forse non nei dettagli ma penso di sì nella sostanza giacchè altrimenti non si spiegherebbero le gravissime opposizioni che l'opera incontrò.
Cimino, fino ad allora sulla cresta dell'onda, vide fortemente compromessa la sua carriera, il colossale flop commerciale ebbe fallimentari conseguenze per la United Artists che l'aveva prodotto, lo stesso interprete principale, Kris Kristofferson, per un lungo periodo faticò a trovare ruoli da protagonista in film di rilievo.
Il film era stato accolto da critiche fortissime ancor prima di apparire sugli schermi, per rimanervi poi ben poco e in seguito ritornarvi in versioni spudoratamente offese da tagli irrispettosi. Critiche sicuramente non spontanee, visto che più di trent'anni dopo (nel 2012) l'ormai settantaseienne Kristofferson in un'intervista rivelò che a suo tempo un personaggio importante dell'amministrazione Reagan aveva esplicitamente avvertito i produttori che non sarebbe più stato permesso di realizzare film come quello, che interpretassero episodi della storia americana "in un'ottica negativa".
Cimino, dunque, "antiamericano"?
O solo uno spirito libero non disposto a nascondere fatti compromettenti (la carneficina finale, così cruenta, non è certo del tutto inventata) soprattutto in quanto svoltisi (nel 1890) nel "paese della libertà" col coinvolgimento del governo?
Oggi questo film è giudicato da molti un capolavoro, o quasi.
Addirittura c'è chi - Dizionario Electa dei film western - lo considera uno dei dieci migliori di tutti i tempi!
Io l'ho apprezzato sicuramente. Ritengo infatti che meriti il massimo dei voti (cinque stelle).
E ho trovato anche interessante (tutt'altro che disturbante) che tanti brani non doppiati (ma coi sottotitoli) mettano in evidenza le sforbiciate di un'edizione precedente a quella visibile adesso.
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