Regia di Nello Rossati vedi scheda film
Gennaio 1945. La guerra è ormai persa, ma per ordine personale di Adolf Hitler viene deciso di tentare a "cambiarne le sorti" negli ultimi terribili 5 minuti della stessa- come da frase di lancio del film e forse apocrifa, attribuibile allo stesso Führer-, lanciando un razzo a propellente di idrogeno su Washington, contenente la prima bomba nucleare della Storia. E questa volta sarà tedesca, per cancellare l'intera città con il suo nuovo e terribile, carico esplosivo. Bisogna però trovare un luogo nascosto ma abbastanza vicino , un' isola, alla giusta distanza per la gittata del missile, da indirizzare con la giusta autonomia sul bersaglio negli Stati Uniti.
Viene individuata nelle Bahamas sotto "dominions" dei nemici inglesi. Dunque viene mandato un capitano della Reichmarine che ha perso moglie e figlia sotto I bombardamenti inglesi(David Soul), a uccidere i pochi militari britannici lì di stanza alla radiotrasmittente di un avamposto, e preparare lo sbarco da un U-boot di un commando di guastatori SS, che materialmente trasporteranno il missile e la rampa di lancio, sull'isola.
L'assunto di "Cancellate Washington" è affascinante seppure preso tutto o quasi da -"La Svastica sul sole(L'Uomo nell'Alto Castello)" di Philip K. Dick-, peccato la realizzazione stante anche il budget molto limitato, e i soliti stereotipi sui nazisti che ammazzano a destra e manca e gettano bombe senza il minimo raziocinio ma solo gratuità crudeltà-oltretutto su un'isola delle Bahamas britanniche, a dover al contrario fare di tutto per non farsi notare dai loro aerei intercettori e motovedette-, non altrettanto. Rossati ha delle doti di regia e sfrutta molto bene come nel precedente "Django 2- Il Ritorno", le calde, sui toni del giallo e ocra, lussureggianti ambientazioni caraibiche, oltre che le facce colombiane delle comparse nere, che una solita e solidamente curata fotografia, contorna al meglio.
Un raro caso comunque, di film italiano a tema ucronico e fanta storico. Nei territori del verosimile, se non del vero.
Bel doppiaggio della CDC con voci come sempre del fido Barbetti per il reduce dal successo "italiano" de "Il Segreto del Sahara" David Soul, e del grande Sergio Di Stefano per il capitano Müller delle SS.
Nonostante il risparmio delle uniformi estive riutilizzate dai film sugli Afrika Korps, e la mancata ovviamente esposizione del sommergibile che porta il commando di incursori delle SS agli ordini del sempre simpaticissimo Bo Svenson(anche quando fa uno stereotipato comandante fanatico come qui, non mancano degli spunti insoliti come quando va non in uniforme a chiedere allo sciamano che cosa voglia per fare tornare i pescatori neri che sono fuggiti nelle foreste, onde poterli far lavorare al trasporto del razzo e alla costruzione della torre con rampa di lancio: fare impiccare l'anziano missionario bianco e inglese della locale missione) sull'isola, il razzo nero con svastica nel cerchio bianco, della bomba atomica nazista per Washington sulla citata torretta di lancio, è ben ideato e costruito, sembra, a grandezza naturale, per i pochi mezzi a disposizione.
Tra le ultime partecipazioni di Ernest Borgnine nei nostri film alla fine dei generi di sfruttamento popolare, e di una attrice americana che ha fatto pochissime cose, ma in pratica una "versione B" e più arrazzante, di Meryl Streep.
La colona inglese che farà pure trovare l'amore sull'isola, al "ravveduto" capitano David Soul, traditore del Terzo Reich, e adesso soltanto prigioniero di guerra deportato via nave, in mani britanniche.
John Nada
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