Reuben Widdicombe è un bambino ritardato, lasciato da suo padre nell'istituto di recupero del dottor Clarke. Reuben è un introverso molto sensibile che si affeziona senza riserve a Jane Hansen, la nuova assistente. La donna, con le sue attenzioni esclusive e l'adozione di iniziative personali nei suoi confronti, rischia di pregiudicare irrimediabilmente la faticosa opera di recupero.
Note
Girato dal vero in un ospedale di Pomona, il terzo film di Cassavetes è un discreto pugno nello stomaco, anche se il montaggio fu tolto al regista e finì nelle mani di Stanley Kramer. Pur dentro Hollywood, sono tutti di Cassavetes lo sguardo impietoso e il lavoro sugli attori.
storia di uno scontro/incontro tra un direttore/dottore (Lancaster) e un’insegnante/educatrice (Judy Garland) che lavorano in un istituto di bambini ‘mentalmente disabili’ (tutti realmente, tranne uno). Il film non soddisfò nessuno, la mancanza d’indipendenza non piacque al regista ed il film ne risentì e Cassavetes picchiò il produttore.
...aspettano la nostra attenzione, il nostro rispetto ed il nostro amore incondizinato, come spesso è il loro!! E non smettono per un secondo di sentirsi 'figli'!
anche se non e' certo il Cassavetes piu' autentico, resta comunque un film valido, duro, impegnato, ideale per aprire un dibattito sul tema dell'handicap e impreziosito da grandi interpreti
Banale il titolo italiano "Gli esclusi", mentre molto più suggestivo risulta quello originale "A child is waiting" (Un bambino sta aspettando). E' il terzo film diretto da John Cassavetes e il secondo realizzato all'interno del sistema hollywoodiano: apprezzabile per il coraggio nell'affrontare la difficile tematica dell'handicap e della disabilità, non è tuttavia fra le sue opere più… leggi tutto
Se è vero che la ragione è ciò che differenzia l'uomo dalla bestia, è altrettanto vero che la mancanza di ragione - sotto la forma di malattia/disabilità mentale - parifica l'uomo all'animale e ne comporta una sostanziale mancanza di difese verso le cattiverie circostanti. L'adulto malato di mente può reagire con la violenza; il bambino, innocente… leggi tutto
Gena Rowlands, la grande attrice che con la regia del marito fu interprete di sette film di cui almeno tre apprezzatissimi, ha ora 91 anni.
Nel 2016 le è stato assegnato un Oscar onorario alla…
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
Se è vero che la ragione è ciò che differenzia l'uomo dalla bestia, è altrettanto vero che la mancanza di ragione - sotto la forma di malattia/disabilità mentale - parifica l'uomo all'animale e ne comporta una sostanziale mancanza di difese verso le cattiverie circostanti. L'adulto malato di mente può reagire con la violenza; il bambino, innocente…
In un istituto per bambini con varie forme di ritardo mentale si scontrano il direttore, fautore della disciplina in funzione educativa, e un’insegnante neo assunta che sviluppa un surrogato di affetto materno per un piccolo ospite abbandonato dai genitori. Dramma sociale molto datato, che lascia perplessi per come propugna metodi terapeutici oggi inaccettabili per la comunità…
Un film molto bello ed appassionante, dove non si comprende il confine fra gli attori e i personaggi reali.
Nonostante l'età rimane un film attualissimo ed incredibilmente ben fatto.
Voler aiutare ed avere un gran cuore non sempre sono i giusti presupposti che portano ai risultati sperati. Qaunte volte ci sarà capitato di mettere anima e cuore in qualcosa e poi le…
Trattare, per la prima volta nella cinematografia americana, una tematica difficile come quella della disabilità con "attori veri" era certo un'impresa meritoria ma rischiava di trasformarsi in un film o troppo sopra o troppo sotto le righe. Così non è, vuoi per la bravura dei due protagonisti (ed in particolare Lancaster) vuoi perchè il film, senza essere…
Dopo i due film indipendenti e a basso costo girati agli esordi (Ombre e Blues di mezzanotte), a John Cassavetes venne affidato questo progetto importante, con due divi di altissima levatura (Burt Lancaster e Judy Garland, entrambi bravissimi) ed una grossa produzione. Questo incrocio tra l'imponenza produttiva di Stanley Kramer, produttore sempre civilmente impegnato, e lo sguardo…
Banale il titolo italiano "Gli esclusi", mentre molto più suggestivo risulta quello originale "A child is waiting" (Un bambino sta aspettando). E' il terzo film diretto da John Cassavetes e il secondo realizzato all'interno del sistema hollywoodiano: apprezzabile per il coraggio nell'affrontare la difficile tematica dell'handicap e della disabilità, non è tuttavia fra le sue opere più…
Sembra vada di moda blacklistare utenti, chiudere i commenti, depennare quelli non graditi... del resto, non potendo blacklistare suocere, capouffici, mogli, vicini casa, figli, vigili urbani e chi più ne…
a mia memoria è uno dei primi film che racconta senza riserve il mondo dei portatori di handicap con un impronta resa ancora piu'realistica dalla scelta di girarlo in un ospedale vero.Cassavetes non ci risparmia nulla fin dalla prima terribile sequenza:un bambino che non vuole scendere dalla macchina lasciata con lo sportello aperto,un uomo che con un automobilina a pedali lo convince a…
Il terzo film di Cassavetes ha uno stile più controllato e meno improvvisato di altri suoi film, ma è un deciso passo aventi verso i capolavori che seguiranno.
Nonostante l'argomento il tono non è paternalistico, i sentimenti non vengono ricattati, anche se non manca la commozione.
Un film d'impegno civile dell'alto valore pedagogico, come oggi non si vede più.
Bravo Lancaster, ma…
Ed eccoli di nuovo là , a godere l'un l'altro delle proprie facezie . Convinti di averla avuta vinta LORO . Se ne stanno lì , poveracci , a prendere per il culo chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà e…
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Commenti (3) vedi tutti
storia di uno scontro/incontro tra un direttore/dottore (Lancaster) e un’insegnante/educatrice (Judy Garland) che lavorano in un istituto di bambini ‘mentalmente disabili’ (tutti realmente, tranne uno). Il film non soddisfò nessuno, la mancanza d’indipendenza non piacque al regista ed il film ne risentì e Cassavetes picchiò il produttore.
commento di marco bi...aspettano la nostra attenzione, il nostro rispetto ed il nostro amore incondizinato, come spesso è il loro!! E non smettono per un secondo di sentirsi 'figli'!
leggi la recensione completa di Bradyanche se non e' certo il Cassavetes piu' autentico, resta comunque un film valido, duro, impegnato, ideale per aprire un dibattito sul tema dell'handicap e impreziosito da grandi interpreti
commento di ed wood