Regia di Dino Risi vedi scheda film
Sarà l'ambientazione in una città - Pavia - che, per chi scrive, è conosciuta molto bene per motivi di vicinanza geografica e di studio, ma, questo film di Risi, bollato dal dizionario di Mereghetti come 'artificioso e contorto', è piaciuto molto: tratto dal romanzo del pavese Mino Milani, 'Fantasma d'amore', anche grazie al prezioso apporto del direttore della fotografia Tonino Delli Colli, riesce a ricreare le atmosfere brumose e nebbiose, tipiche dell'autunno e dell'inverno della città bagnata dalle acque del Ticino, fiume che ricorre in più frangenti durante la storia narrata dal film, nonché a dar vita a una vicenda ammantata nel mistero, che vede protagonisti Nino (Marcello Mastroianni) e Anna (Romy Schneider), un uomo e una donna che si erano amati in gioventù.
Ora Nino è in età matura ed ha una moglie che non ama ma un giorno, su un autobus per le strade della città, 'rivede' Anna:
da questo momento i due rivivranno una storia che esiste (forse) solo nella mente dell'uomo.
Dino Risi sorprende con un soggetto che, in apparenza, non sembrava nelle sue corde, velato di malinconia e di rimpianto per il passato.
Toccanti le prove di Mastroianni nei panni di un uomo che ha amato con trasporto una donna che sperava fosse quella della sua vita e soprattutto dell'attrice viennese - qui al terzultimo film - in un ruolo non facile in cui mostra tanto il suo fascino quanto il suo decadimento.
Il ponte sul quale i due amanti si 'rivedono' per l'ultima volta è il Ponte Coperto, distrutto e poi ricostruito al termine della Seconda Guerra Mondiale, diverso dall'originale, che collega il centro città al quartiere Borgo.
Voto: 8.
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