Regia di Michele Placido vedi scheda film
La vicenda dell'avvocato milanese Giorgio Ambrosoli (Fabrizio Bentivoglio, che "risarcisce [...] il cinema italiano orfano di Volontè", D'Agostini), liquidatore della Banca Privata Italiana, che tra il 1974 ed il 1979, anno della sua uccisione, mette alle corde Michele Sindona con ineccepibile serietà professionale e grande coraggio, scoprendo un intrigo che lega mafia, politica (viene fatto esplicitamente il nome di Andreotti) e Vaticano (Marcinkus).
Prodotto con coraggio da Pietro Valsecchi, il film scritto da Graziano Diana (autore nello stesso anno della sceneggiatura di Cronaca di un amore violato) e Angelo Pasquini e tratto dall'omonimo romanzo di Corrado Stajano è un ritratto sobrio, mai elegiaco, a tutto tondo e di efficace progressione narrativa di uno dei martiri di una società come quella italiana, ancora profondamente intrappolata nelle reti mafiose. Incantevole la fotografia di Luca Bigazzi.
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