Regia di Davide Ferrario vedi scheda film
Il suo autore, Davide Ferrario, lo definisce «una commedia seria» o «una parabola morale laica sulla nostra infelicità». Di sicuro Anime fiammeggianti è un film in cui si ride amaro, senza dimenticare l'insoddisfazione, la scontentezza, l'atmosfera malinconica. Film di coppie male assortite e di vite malconce, è un ritratto scomodo e surreale dell'Italia oggi. O almeno di come si sente oggi (e da qualche anno) una generazione (se non esattamente anagrafica, di certo "ideale"). Un insegnante di filosofia in crisi, sua moglie che se ne è andata e fa la detective, un industriale un po' rozzo che si innamora della detective e un boss agli arresti domiciliari che si innamora del professore, una Madonna chiacchierona e un po' fatua che appare e scompare nell'appartamento del professore per consigliarlo: solo alcuni dei personaggi, tutti disadattati, stravaganti, tutti in cerca di qualcosa. Bei dialoghi secchi, una regia che sa passare dalla commedia ai momenti di inguaribile malinconia, bravi gli attori (la Ricci, la Scattini, Haber, Bonacci), bravissimo Giuseppe Cederna (il protagonista), che da piccola figura comica si trasforma in un inquieto Jean-Pierre Léaud.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta