Regia di Davide Ferrario vedi scheda film
Rosario è un nevrotico professore di lettere in un liceo; la sua vita è in crisi da quando l'ex moglie se n'è andata. Il suo tormento non diminuisce certo grazie alle presenze di un criminale omosessuale che lo corteggia serratamente; degli alunni indisciplinati e del preside con cui è in rotta; del nuovo pretendente della sua ex, che entra nella sua vita al rientrarvi di lei.
Sembra un film d'esordio, ma è in realtà l'opera seconda per Davide Ferrario, anche sceneggiatore del lavoro, a cinque anni di distanza dall'interessante La fine della notte (1989). Anime fiammeggianti mostra in maniera scoperta il lato più puramente autoriale di Ferrario, che mette in scena un'opera febbricitante, realmente delirante nella quale ogni personaggio è un concentrato di tic e di passioni, di saggezza e di follia, di progetti mirabolanti e fervide allucinazioni. A sorprendere è innanzitutto l'elenco del cast: Giuseppe Cederna, Elena Sofia Ricci, Antonio Catania, Monica Scattini, Flavio Bonacci, Roberto Citran, Alessandro Haber, Maria Amelia Monti, Massimo Ghini e Dario Parisini sono della partita, con ruoli minori riservati anche a Raffaele Vannoli e Giovanni Lindo Ferretti, ex voce dei CCCP in un cameo musicale nel finale. Novanta minuti tondi sopra le righe, con momenti più smascheratamente comici e altri soltanto oltremodo bizzarri, a cavallo tra nonsense e sperimentazione (nel montaggio, nelle inquadrature, non solo nei contenuti); un film coraggioso, ebbro e spesso inattendibile. Per questo indubbiamente imperfetto e non consigliabile a chiunque. 5,5/10.
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