Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Di Leo nella sua carriera ha dato in pasto al pubblico opere di ben altra levatura rispetto a questa.Colpo in canna si regge esclusivamente sulle grazie,mostrate a profusione dell'allora bella Ursula Andress,si basa molto meno sugli attori(e qui ce ne sono anche di bravi,mi riferisco soprattutto a Giuffrè e allo statuario,anche se attempatello Strode, sprecati in ruoli macchiettistici)e su una sceneggiatura degna di questo nome.La storia è una rimasticatura della storia di Per un pugno di dolalri di leoniana memoria e se si pensa che anche Leone per fare quel film aveva riletto Kurosawa,si vede subito che il film di Di Leo è fatto con materiale di terza mano e poi sfruttato pure male.Qui infatti si cerca di far prevalere la componente farsesca e boccaccesca della storia dando luogo a un curioso ibrido tra poliziesco all'italiana(non chiamatelo noir per favore,il noir è un genere molto più nobile)e farsa pecoreccia scollacciata(vedi le numerose scene di nudo della Andress e un curioso approccio di Jimmy il Fenomeno verso la teutonica desnuda).Sprecato anche Lino Banfi con il suo inconfondibile accento e un riporto da Guinness dei primati.Un brutto passo falso di Di Leo,quasi del tutto indifendibile....
particina
trascurabile
attempato ma la sua presenza statuaria è sempre apprezzabile
teutonica desnuda mostrata a profusione
realizzato con poca cura
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