Regia di William Girdler vedi scheda film
Terribile horror vagamente ispirato da L'esorcista ma risolto, dal secondo tempo in poi, con fantascientifici effetti speciali. Tony Curtis del tutto fuori luogo, dà vita a un protagonista involontariamente comico.
San Francisco. Sul dorso di Karin (Susan Strasberg), in prossimità del collo, si forma una massa tumorale che mette in allarme Harry (Tony Curtis), mago e illusionista fidanzato della donna. Le prime analisi mediche lasciano però sconcertati i dottori: l'escrescenza presenta infatti tutta la consistenza d'un feto che si sviluppa a velocità estremamente accelerata. Dopo aver consultato una medium, in seguito al risultato di una seduta spiritica (durante la quale si materializza una statua di legno indiana) Harry decide di rivolgersi a "Roccia che Canta", uno sciamano del Sud Dakota: sembra infatti che Misquamaco (Felice Silla), sciamano morto 400 anni prima, stia per rinascere proprio tramite Karin.
Manitù lo spirito del male: scena
Tremendo horror involontariamente comico, tratto dal romanzo di Graham Masterton (The Manitou, 1976) ed ispirato malamente da L'esorcista (William Friedkin, 1973) con cambio di religione in atto: qui, al posto dei preti e dei demoni entra in gioco la non meglio definita divinità indiana che dà titolo al film. Tony Curtis si muove perplesso sul set, lasciandosi andare a battute ironiche in momenti inappropriati per quanto estremamente drammatici. Dal secondo tempo in poi il film diventa inseguibile, con risvolti fantastici incomprensibili ed effetti speciali più da Guerre stellari (George Lucas, 1977) che non da film dell'orrore. Non è del tutto chiaro se il contrasto (appena accennato ma presente) tra colonialisti americani e indigeni spodestati dei loro territori sia da intendere in maniera razzista o meno, visto il modo grottesco in cui la filosofia indiana è stata trattata a cominciare dall'aspetto deforme dello sciamano malvagio, interpretato da un nano (Felice Silla) truccato in viso in maniera tale da renderlo d'una bruttezza indescrivibile.
Manitù lo spirito del male: scena
Dirige William Girdler (1947 - 1978) che già con Abby (1974) si era trovato a rifare quasi pedissequamente L'esorcista in versione black, venendo persino citato in giudizio dalla Warner Bros. per plagio. In seguito Girdler ha diretto un paio di lungometraggi con animali assassini tra i quali anche Grizzly, l'orso che uccide, il suo titolo più celebre. Manitù lo spirito del male non gli ha portato fortuna, essendo deceduto a soli trent'anni in un incidente d'elicottero, pochi mesi prima che il film venisse rilasciato.
Manitù lo spirito del male: Misquamaco (Felice Silla)
"Manitù: termine con cui gli Algonchini dell’America Settentrionale esprimono la nozione di una ‘forza’, alla base dell’ordine universale, che si manifesta a tutti i livelli della realtà caratterizzando come sacro il luogo, la persona, l’oggetto e l’avvenimento che la rivelano. Per questa ragione il termine è entrato nel vocabolario etnologico-religioso delle lingue europee tra quelli che esemplificano nozioni affini a quella del mana."
(Dall'enciclopedia Treccani)
Trailer
F.P. 11/03/2022 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 98'57")
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