Regia di Gene Saks vedi scheda film
E' una commedia gradevole, interpretata da due pezzi da novanta (che legano anche molto bene tra loro), ma secondo me un po' superficiale. Ci sono diverse piccole gag seminate qua e là, degli spunti di riflessione sociale tramite i personaggi, il tutto un po' all'acqua di rose. In particolare, oltre al divertimento, mi pare che il film cerchi di riflettere sulle situazioni dei nuovi falliti di fine anni '60, i quali non sono certo degli uomini veri: il personaggio di Lemmon è un tipo con la mania delle pulizie e della cucina, più degna di una donna che di un uomo, e ne è così ossessionato che rende la vita difficile a chi gli sta vicino, sia moglie o amico. Il personaggio di Matthau, da alcuni accenni che ne fa lui stesso, era un marito egoista e distratto, ciabattone e disordinato, sì da rendersi sgradevole alla consorte. Se ci mettiamo vicino l'emancipazione femminile in fieri, ed ecco che i due vengono buttati fuori dalle loro donne, senza troppe remore o complimenti. Le donne (le due vicine), dal canto loro, sono delle oche superficiali, in preda ad un sentimentalismo frivolo. Questa, direi, che è la sostanza seria sotto la superficie della commedia, e direi pure piuttosto amara.
Il divertimento, comunque, prevale, e Lemmon e Matthau sono remunerativi. Un film da guardare senza troppi pensieri, divertendosi un po', riflettendo un po'. Saks se la cava, ma secondo me ci voleva un più forza, più incisività, e dialoghi veramente geniali.
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