Regia di Ray Enright vedi scheda film
E' una commedia-musical veloce e divertente. Si ride abbastanza spesso anche se mai sguaiatamente; vi sono infatti molti dialoghi e situazioni che, più che comiche, sono spiritose. La pellicola si avvale non da ultimo di una bella scneggiatura del giovane Delmer Daves, destinato a passare più tardi dalla scrittura alla regia. Essa vanta bei dialoghi e molte idee divertenti sparse qua e là. Il perno del divertimento è una bonaria presa in giro dei puritani americani, bersaglio che Daves avrà anche nei film che dirigerà. E' una satira senza acredine ma che sa mettere alla berlina diverse ossessioni di questa corrente religiosa, che ha radici nel protestantesimo e soprattutto nel calvinismo della vecchia Europa. Uno dei pallini dell'associazione puritana del film, ad es., è quello di chiudere tutti i teatri... (come aveva fatto Calvino a Ginevra). In una divertente scena il presidente del gruppo ingiunge alla sorella: vattene da camera mia, non era mai successo che una donna entrasse nella mia camera da letto! L'altro elemento che produce continuo divertimento è quello di un altro membro che viene ricattato da una donna con una mai avvenuta scappatella per costringerlo a finanziare proprio uno spettacolo di Broadway, e questi ha un bel da fare per impedire che la cosa si sappia in giro...
Le canzoni mi sembrano di tutto rispetto. Sono allegre e vivaci come le parti recitate. Il numero di ballo e canto delle lavandaie è un piccolo capolavoro.
Mi pare che il film manchi dai nostri schermi da tempo immemorabile, ed è un vero peccato. Il titolo italiano, per una volta, è forse migliore dell'originale, perché coglie bene l'aspetto satirico dell'opera.
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