Regia di Mario Bonnard vedi scheda film
Scene di vita quotidiana al mercato di Campo de’ Fiori: un pescivendolo si invaghisce di una signora che poi si rivela essere una ragazza madre, una fruttivendola lo stuzzica ma sotto sotto è gelosa, un barbiere vaneggia improbabili conquiste femminili. La commedia proletaria si risolve in una serie di godibili bozzetti: tira già aria di neorealismo, anche se la contrapposizione fra ambienti sociali è ancora schematica. Un po’ meno riuscita la storia melodrammatica con finale patetico, nella quale Fabrizi rifà il suo personaggio di Avanti c’è posto (l’uomo che riconosce dolorosamente la propria inadeguatezza al sogno d’amore che aveva coltivato); in particolare le scene con il bambino sono indigeribili.
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