Regia di Mario Bonnard vedi scheda film
Commediola che vira dal comico al patetico, con un messaggio tutto sommato conservatore sul piano sociale (si devono sposare coppie dello stesso ceto), ma che ha il merito di non indulgere alla retorica bellica - anzi, la guerra pare un affare rimosso, inesistente - e di cercare, in qualche modo, di svincolarsi dal cliché dei "telefoni bianchi". Sempre bravi gli interpreti e particolarmente riuscite risultano le schermaglie tra Fabrizi e la Magnani.
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