Peppino, pescivendolo del mercato di Campo de' Fiori, detesta i suoi compagni di lavoro e desidera frequentare il bel mondo. Invaghitosi di un'elegante signora, le fa una corte assidua e riesce a farsi invitare a casa sua, dove, a sua insaputa, si tiene una bisca. Sorpresi dalla polizia vengono tratti in arresto. Peppino, però, viene subito rilasciato. Innamorato sempre di più della donna, il pescivendolo è deciso a sposarla, malgrado tutto quello che si sente dire dai suoi colleghi del mercato. Fellini partecipò all'adattamento del soggetto di Marino Girolami insieme con Aldo Fabrizi e Tullio Pinelli.
Inutile sottacerlo, il film avvalora il giudizio impietoso di Sadoul su Bonnard, e poco importa la presenza di prodromi del nascente neorealismo. Già con i precedenti "Ossessione" e "Quattro passi tra le nuvole" la distanza è siderale e il duo Magnani/Fabrizi non sfavilla (non a caso due anni dopo diverranno leggendari, ma con Roma città aperta!).
Patetico e non mi ha trasmesso nessuna emozione,Fabrizi è palloso come quasi sempre, il bambino è antipatico,la Magnani non mi piace per giunta il film ha una colonna sonora fastidiosa.
Commediola che vira dal comico al patetico, con un messaggio tutto sommato conservatore sul piano sociale (si devono sposare coppie dello stesso ceto), ma che ha il merito di non indulgere alla retorica bellica - anzi, la guerra pare un affare rimosso, inesistente - e di cercare, in qualche modo, di svincolarsi dal cliché dei "telefoni bianchi". Sempre bravi gli interpreti e particolarmente… leggi tutto
Scritto con la collaborazione di Federico Fellini e Tullio Pinelli, una commedia amara che anticipa i temi della grande stagione del neorealismo italiano. leggi tutto
Un pescivendolo aspira a far parte della bella società; per questo fa la corte - invano - a una donna bella e ricca, con un bambino il cui padre è fuggito. Un giorno però la donna finisce in galera e lascia in custodia il piccolo proprio al pescivendolo; a quel punto il padre ricompare e tutto torna alla normalità.
Campo de' fiori non è una semplice… leggi tutto
(primo film, con Adriana Benetti)
attore, qui con Yvonne Sanson e Alberto SordiI in "Il delitto di Giovanni Episcopo" (Lattuada,1947)
regista (dal 1948…
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
Un pescivendolo aspira a far parte della bella società; per questo fa la corte - invano - a una donna bella e ricca, con un bambino il cui padre è fuggito. Un giorno però la donna finisce in galera e lascia in custodia il piccolo proprio al pescivendolo; a quel punto il padre ricompare e tutto torna alla normalità.
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Questa play nasce da un fatto personale, che voglio condividere con la fantastica community di Film tv.it: ai primi di Settembre mi trasferirò nella capitale dalla mia cittadina, Termoli nel Molise, dove ho…
Scene di vita quotidiana al mercato di Campo de’ Fiori: un pescivendolo si invaghisce di una signora che poi si rivela essere una ragazza madre, una fruttivendola lo stuzzica ma sotto sotto è gelosa, un barbiere vaneggia improbabili conquiste femminili. La commedia proletaria si risolve in una serie di godibili bozzetti: tira già aria di neorealismo, anche se la…
Commediola che vira dal comico al patetico, con un messaggio tutto sommato conservatore sul piano sociale (si devono sposare coppie dello stesso ceto), ma che ha il merito di non indulgere alla retorica bellica - anzi, la guerra pare un affare rimosso, inesistente - e di cercare, in qualche modo, di svincolarsi dal cliché dei "telefoni bianchi". Sempre bravi gli interpreti e particolarmente…
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Commenti (3) vedi tutti
Inutile sottacerlo, il film avvalora il giudizio impietoso di Sadoul su Bonnard, e poco importa la presenza di prodromi del nascente neorealismo. Già con i precedenti "Ossessione" e "Quattro passi tra le nuvole" la distanza è siderale e il duo Magnani/Fabrizi non sfavilla (non a caso due anni dopo diverranno leggendari, ma con Roma città aperta!).
commento di Inside manPatetico e non mi ha trasmesso nessuna emozione,Fabrizi è palloso come quasi sempre, il bambino è antipatico,la Magnani non mi piace per giunta il film ha una colonna sonora fastidiosa.
commento di wang yuUN BEL TRIO PEPPINO DE FILIPPO,FABRIZI E LA MAGNANI
commento di antonio de curtis