Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Ritorno con gran battere di macchine da scrivere per Federico Fellini nel 1980,con una sorta di fiaba metaforica per adulti,in cui Marcello Mastroianni,qui ribattezzato Snaporàz,incorre in tante sfaccettature di donna,ritrovandosi anche processato in quanto Uomo,vagando per assemblamenti di gente comandati da donne di ogni età,aspetto e stazza.Trattato come un capolavoro visionario alla sua uscita dalla stampa,"La città delle donne" non aggiunge molto alla carriera del riminese più celebre di tutti i tempi,semmai ribadisce una soggezione circa la Femmina acutissima,e la mette al centro,o dappertutto,nell'universo creato,anche se si avverte una sorda ostilità di fondo traducibile in misoginia truccata da curiosità.Un pò prolisso nel suo dipanarsi,il lungometraggio qua e là diverte,più spesso annoia come una canzone amata in passato e ascoltata troppe volte.
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