Regia di Josef von Sternberg vedi scheda film
Tra i film di Sternberg interpretati dalla Dietrich, questo è divenuto col passare degli anni il più apprezzato (e fu il penultimo della loro lunga collaborazione artistica). Nei titoli di testa si dice che la sceneggiatura è ispirata ai diari dell'imperatrice Caterina di Russia, ma in realtà ci troviamo di fronte a un'opera che non si preoccupa di alcuna verosimiglianza storica, dove il regista-demiurgo è interessato soprattutto al dispiegamento di una messa in scena fastosa e barocca. Eccezionale a livello plastico e nella composizione dell'immagine, dove un ruolo fondamentale è giocato dalle scenografie derivate dall'espressionismo, dai lunghi movimenti di macchina e dalla raffinata illuminazione, un pò meno appassionante a livello di contenuti: la Dietrich è convincente nella sua metamorfosi da ragazza ingenua e piena di vita a spietata donna di potere, ma vi sono degli eccessi kitsch nella caratterizzazione di certi personaggi, francamente poco condivisibili (in particolare l'Imperatrice Elisabetta di Louise Dresser, che a tratti sembra poco più di una caricatura con un pesante accento americano nella versione originale). La discontinuità a livello drammaturgico è certamente compensata dalla genialità visiva di molte sequenze come quella del matrimonio di Caterina e del folle principe Pietro o il finale con l'assalto a cavallo al Palazzo; nel complesso, sicuramente più un film di regia che di sceneggiatura e, a mio modesto parere, un "quasi-capolavoro".
voto 9/10
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