Regia di Josef von Sternberg vedi scheda film
Nel 1745 una principessa tedesca sposa l’erede al trono di Russia, sgraziato, brutale e mezzo demente: dopo averlo fatto fuori con l’aiuto dei suoi amanti potrà regnare per conto proprio. Film eccessivo, barocco, quasi delirante (una fra le tante scene memorabili: il primo ingresso del futuro sposo, attorniato da personaggi da baraccone), ma che Sternberg mantiene saldamente fra le mani al di là dell’apparenza incontrollata (“è tutto un equilibrio sopra la follia”, come dice Vasco Rossi) e trasforma in un’ulteriore dichiarazione d’amore per la Dietrich. Uno dei migliori esempi di come lo star system hollywoodiano degli anni ’30, alimentato dai profughi europei, consentisse esperimenti più audaci che nel clima cupo dell’immediato dopoguerra.
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