Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Leone d’oro al festival di Venezia…forse un premio non del tutto meritato ma la sperduta, malinconica, Marie Riviere è molto credibile in questo film tra i più estremi di Rohmer, regista che o si ama o non si sopporta. Praticamente senza sceneggiatura,il film si nutre di dialoghi semplici e spontanei, volti freschi ed espressivi.
Leone d’oro al festival di Venezia…forse un premio non del tutto meritato ma la sperduta,malinconica, Marie Riviere è molto credibile in questo film tra i più estremi di Rohmer, regista che o si ama o non si sopporta.Praticamente senza sceneggiatura ,il film,si nutre di dialoghi semplici e spontanei,volti freschi ed espressivi,sguardi che trasmettono emozioni, e poi,ammettiamolo,quanti di noi dopo la visione del film hanno cercato di vedere,nelle giornate estive,al tramonto quando il sole sta scomparendo all’orizzonte, stringendo la mano della persona amata, il famoso lampo verde?
La protagonista del raggio verde, la dolce brava e poco utilizzata Marie Riviere, poco prima della partenza per le vacanze viene scaricata dagli amici,delusa, parte per altre mete ma non si trova bene né al mare né in montagna, né con conoscenti né con sconosciuti ,fino all’inaspettato incontro con un’interessante ragazzo con il quale riuscirà a vedere il mitico raggio verde del quale parlò Verne in un suo libro e che ben spiegano nel film. Leone d’oro al festival di Venezia…forse un premio non del tutto meritato ma la sperduta,malinconica, Marie Riviere è molto credibile in questo film tra i più estremi di Rohmer, regista che o si ama o non si sopporta.Praticamente senza sceneggiatura ,il film,si nutre di dialoghi semplici e spontanei,volti freschi ed espressivi,sguardi che trasmettono emozioni, e poi,ammettiamolo,quanti di noi dopo la visione del film hanno cercato di vedere,nelle giornate estive,al tramonto quando il sole sta scomparendo all’orizzonte, stringendo la mano della persona amata, il famoso lampo verde?
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