Delphine non sa decidere dove passerà le sue vacanze: il mare l'annoia, la montagna la immalinconisce. Un ragazzo riesce a convincerla a passare qualche giorno in un villaggio di pescatori: qui assisteranno al fenomeno rivelatore del "raggio verde". Rohmer allo stato puro: leggerezza e libertà. Improvvisazione nei dialoghi, ispirazione alla lontana da un romanzo (omonimo) di Jules Verne. Leone d'oro a Venezia.
Uno dei titoli più celebri nonché traguardi più alti del grande Rohmer; di tutte le sue opere, quella forse più identificabile col cosiddetto 'cinéma vérité'...
Leone d’oro al festival di Venezia…forse un premio non del tutto meritato ma la sperduta, malinconica, Marie Riviere è molto credibile in questo film tra i più estremi di Rohmer, regista che o si ama o non si sopporta. Praticamente senza sceneggiatura,il film si nutre di dialoghi semplici e spontanei, volti freschi ed espressivi.
Voto 5,5. Abbastanza deludente e senza dubbio sopravvalutato. Rohmer è un narratore elegante e colto, ma questa volte la classe non basta. [01.02.2009]
Con semplicità disarmante Rohmer ci introduce nel turbinio di indecifrati sentimenti di una donna confusa ed insicura. Sarà "il raggio verde" ad illuminarla, a resittuirle pace. Con una poetica mai scontata.
leggero…poetico…stralunato ma contemporaneamente vissuto…tutti spesso ci troviamo ad un bivio nella nostra vita … ci sentiamo come Delphine a inseguire il raggio verde :). Voto personale 7-
Delphine (Marie Rivière) è una ragazza sola e sensibile. Durante le ferie estive non sa decidersi dove e con chi andare in vancanza. Si sente inadeguata in ogni luogo si trovi e le persone che gli stanno vicino parlano lingue diverse dalle sue. Parte e ritorna a Parigi, riparte e poi subito ritorna di nuovo nella metropoli. In momenti e luoghi diversi, trova per caso due carte da… leggi tutto
Esprimo lo stesso parere del rag. Fantozzi nei confronti della Corazzata Potemkin. 98 minuti di chiacchiere insulse, aria fritta allo stato puro. La trama è inesistente, la protagonista incontra ragazzi e ragazze la cui unica attivitá è emettere parole a raffica in dialoghi del tutto inconcludenti. Si rafforza in me la convinzione che, purtroppo abbastanza spesso, le giurie premino un film… leggi tutto
La trentenne parigina Delphine (Rivière) ha da poco chiuso una relazione sentimentale. Le ferie estive diventano allora un problema. Con chi andare? E dove? Inquieta nel suo caracollare tra una località ed un'altra, perennemente in preda ad un'ansia panica, Delphine troverà per puro caso il proprio futuro amore e la serenità in quel di Biarritz. Più dramma che…
In una settimana ricchissima di nuove uscite e di film in solida tenitura, arriva anche Terrifier 3 ad occupare militarmente 600 schermi con le anteprime legate alla famigerata notte di Halloween. La programmazione…
«Ma che senso ha? Allora perché siamo partiti? Perché abbiamo affrontato tutto questo, noi e i nostri antenati e discendenti, se non per far funzionare le cose qui?» Freya scosse la testa in…
"Il raggio verde" è uno dei film di Rohmer che ha goduto del maggiore successo presso il pubblico, vincitore di un Leone d'oro alla mostra di Venezia nonostante il parere contrario del presidente di giuria Alain Robbe Grillet, un film divisivo presso la critica che però, con il passare degli anni, si è imposto come uno dei suoi titoli più celebri e apprezzati.
Il…
Questa è l'ultima antologia della serie YBSF curata da Gardner Dozois (1947-2018) e contiene i racconti a suo giudizio migliori pubblicati nel 2017. “The Year's Best Science Fiction: Thirty-Fifth…
"Il Raggio verde" diretto nel 1985 da Éric Rohmer,devo dire che non mi è dispiaciuto. La storia racconta che Delphine,segretaria in un ufficio di Parigi, vede svanire il suo progetto di vacanze in Grecia quando l'amica con cui sarebbe dovuta partire vi rinuncia. Allora comincia ad avere proposte,allora incerta comincia a scegliere continuando a essere insoddisfatta. …
Il 2 luglio, in procinto di partire per le vacanze, Delphine riceve una telefonata dall’amica con la quale dovrebbe partire, che le comunica la sua sopraggiunta indisponibilità. Per Delphine comincia un periodo difficile, incerta su cosa fare, accetta proposte di vacanze che poi rifiuta. Dopo diversi tentativi ormai giunta al termine trova una soluzione.
Eric Rohmer parla di…
Oggi, 31 agosto 2016, inizia ufficialmente la 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Un'edizione un po' particolare quest'anno. Infatti, l'intero Paese è ancora addolorato per il terremoto della…
Leone d’oro a Venezia edizione anno 1986, più altre vagonate di premi al seguito, primo grande riconoscimento e grande successo commerciale per Eric Rohmer, non è certo il titolo più consono per chi ama il cinema “costruito”, ma allo stesso tempo può letteralmente stendere al tappeto chi riesce ad intravedere, e far suo, quel raggio verde che…
Donna,
che nascondi la fragilità,
seducente, dietro gesti sicuri,
che lotti per i tuoi diritti,
ma all'ombra ti adagi nel conforto di antichi costumi.
Sei crudele,
perché so che in cuor…
Esprimo lo stesso parere del rag. Fantozzi nei confronti della Corazzata Potemkin. 98 minuti di chiacchiere insulse, aria fritta allo stato puro. La trama è inesistente, la protagonista incontra ragazzi e ragazze la cui unica attivitá è emettere parole a raffica in dialoghi del tutto inconcludenti. Si rafforza in me la convinzione che, purtroppo abbastanza spesso, le giurie premino un film…
In molti film si vede qualcuno dei protagonisti mentre legge un libro (e spesso il libro mostrato ha qualcosa a che fare con la storia di quel personaggio), oppure viene citato qualche libro (e in molti casi non si…
Beatrice Romand è un’attrice genuina, una “perfetta donna francese, con gli stessi problemi della nazione”, che ha saputo ‘concedersi’ ad un regista profondo e discreto come lo è stato Rohmer, sviluppando…
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Commenti (8) vedi tutti
Uno dei titoli più celebri nonché traguardi più alti del grande Rohmer; di tutte le sue opere, quella forse più identificabile col cosiddetto 'cinéma vérité'...
commento di DavideKingInk80Rohmer al suo meglio!
commento di moviemanLeone d’oro al festival di Venezia…forse un premio non del tutto meritato ma la sperduta, malinconica, Marie Riviere è molto credibile in questo film tra i più estremi di Rohmer, regista che o si ama o non si sopporta. Praticamente senza sceneggiatura,il film si nutre di dialoghi semplici e spontanei, volti freschi ed espressivi.
leggi la recensione completa di marco biVoto 5,5. Abbastanza deludente e senza dubbio sopravvalutato. Rohmer è un narratore elegante e colto, ma questa volte la classe non basta. [01.02.2009]
commento di PPCinema che sa esprimere sentimenti e emozioni con stile secco e originale. Voto 7.
commento di Max76concordo con chi l'ha stronketo però mi è piaciuto.
commento di kkkCon semplicità disarmante Rohmer ci introduce nel turbinio di indecifrati sentimenti di una donna confusa ed insicura. Sarà "il raggio verde" ad illuminarla, a resittuirle pace. Con una poetica mai scontata.
commento di Bazin84leggero…poetico…stralunato ma contemporaneamente vissuto…tutti spesso ci troviamo ad un bivio nella nostra vita … ci sentiamo come Delphine a inseguire il raggio verde :). Voto personale 7-
commento di maslop