Regia di Gordon Parks vedi scheda film
Il seguito del blaxploitation più famoso di sempre non era affatto male, però non trascinava come il primo capitolo. Questa volta il burbero agente nero (Roundtree) deve scoprire chi controlla il racket ad Harlem, dopo l'uccisione dell'amico Ashby. Le tensioni tra i gangster (compreso il buon vecchio Bumpy Jonas) sono solo l'inizio di una serie di agguati e doppi giochi che ovviamente confluiranno in scazzottate, sparatorie all'ultimo sangue e frenetici inseguimenti sulle quattro ruote in perfetto stile anni '70: il plot si incarta spesso su sé stesso, non avendo la stessa compattezza né gli stessi solidi nodi narrativi dell'originale, ma è costituito da un ritmo comunque incalzante, ed una messa in scena che rende giustizia alla direzione di Parks, specie nel combattimento finale contro l'elicottero, in cui mostra una grande abilità con l'uso di riprese girate su una pellicola a 35mm, le quali non risparmiano nessun dettaglio e danno un perfetto campo visivo a queste roboanti sequenze action; scritto velocemente e grossolanamente quindi (per ovvi motivi commerciali dovuti alla premura della produzione), benché nel complesso divertente. La critica questa volta fu più fredda, nonostante "Shaft's Big Score!" ebbe dopotutto incassi discreti.
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