Regia di Franco Zeffirelli vedi scheda film
Dopo il grosso successo del "Gesù di Nazareth" televisivo, Franco Zeffirelli volò negli Stati Uniti a dirigere il remake di un film del 1931, con due star sulla breccia al momento come Jon Voight (fresco vincitore dell'Oscar per "Tornando a casa") e Faye Dunaway, aggiungendo il bambino-prodigio dell'epoca, il biondo Ricky Schroder, specializzato nel dare il via a pianti dirotti. Nonostante gli ottimi risultati commerciali raggiunti, "The champ" è un fallimento totale a livello cinematografico: il copione pullula di battute e frasi sconcertanti, tutto il film gronda di un patetismo a prezzo stracciato, e pure l'incontro di boxe, se messo a confronto specialmente con i contemporanei "Rocky" non appassiona mai. Se la sceneggiatura spesso si fa ridicola, la regia non sa portare avanti il racconto, e quanto agli attori, lasciamo perdere:Voight gigioneggia in modo agghiacciante, la Dunaway non sa che pesci prendere, alle prese con un personaggio senza alcuno spessore e addirittura grottesco in diversi momenti, mentre il piccolo Schroder è un piagnisteo perenne.Noioso e inevitabilmente indirizzato ad un finale strappalacrime, è un lungometraggio di esemplare bruttezza, nient'altro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta