Regia di Joseph Sargent vedi scheda film
I primi anni '70 furono un periodo eccezionalmente florido per Walter Matthau, che oltre ad imporsi tra le commedie brillanti, che ne hanno contraddistinto la carriera, riuscì allo stesso tempo ad inserirsi in film drammatici e d'azione: il migliore fra questi è probabilmente Chi ucciderà Charlie Varrick? che sotto la direzione di Don Siegel realizza un vero gioiello nel suo genere, è anche il caso de L'ispettore Martin ha teso una trappola, meno teso e brillante ma senz'altro un buon prodotto. Un gradino sopra a quest'ultimo metto Il colpo della Metropolitana. Nonostante il regista non abbia firmato altri grandi titoli, questa pellicola appare assolutamente ben riuscita: l'idea di partenza è brillante, con un manipolo di spietati criminali che tenta un colpo a rigor di logica impossibile da realizzare, i personaggi sono molto ben dipinti e tutti con un tocco di umorismo (dai "rilassati" impiegati degli uffici della metropolitana, agli imbelli amministratori della città, primo fra tutti lo stralunato sindaco). Su questi troneggia con un'impossibile cravatta gialla il mitico Walter Matthau: sornione, un po' scocciato e sempre ironico, saprà condurre le trattative con la banda di criminali sino alla fine. Il ritmo è teso per tutta la vicenda senza scivoloni e senza concedere troppo a scene fracassone.
Da segnalare come i "nomignoli" con cui si chiamano i delinquenti saranno ripresi ne Le iene di Tarantino.
Impagabile l'espressione di Matthau nella scena finale.
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