Regia di Joseph Sargent vedi scheda film
John Godey pubblica nel 1973 il romanzo "The Taking of Pelham 123" e l'anno successivo ne viene prontamente ricavato un film, uno strano mix tra violenza misurata (solo due morti tra i "buoni" e tre tra i "cattivi") ed ironia a tratti irresistibile (alcune situazioni sono memorabili, in particolare il tormentone sulla donna poliziotto con la battuta finale di Matthau). Al di là della sceneggiatura, dell'ottimo cast, del montaggio, della regia, la pellicola è spiazzante perché è intrisa di quel sottile buon gusto, di quella pacatezza, di quel piglio elegante che ormai nel cinema di oggi è solo un ricordo. Un paio di curiosità: Tarantino ne "Le Iene" ha ripreso i nomi che qui hanno i malviventi (Mr. Blue, Mr. Green, eccetera) mentre la direzione della metropolitana di New York da quando il film è uscito ha accuratamente evitato che un treno partisse dalla stazione di Pelham alle 1:23. Ultima raccomandazione: se volete gustare il film fino in fondo e coglierne il vero spirito guardatelo in inglese, perché il doppiaggio italiano è pasticciato, impreciso, datato ma soprattutto elimina alcune delle battute migliori.
Sulla trama
New York: quattro criminali bloccano un treno della metropolitana, tengono i passeggeri in ostaggio e chiedono un milione di dollari per il loro rilascio. Il tenente Zachary Garber (Walter Matthau) mantiene i contatti con il capo dei malviventi attraverso la radio di servizio e cerca di risolvere la situazione nel modo migliore.
Sulla regia di Joseph Sargent
Direzione ineccepibile ed inappuntabile, anche se non particolarmente ispirata, con qualche momento di stanchezza a metà pellicola.
Sull'interpretazione di Walter Matthau
Sorprende vederlo con la pistola in mano, anche se la cosa non gli impedisce di sfoderare le sua impareggiabile ironia e di strappare risate a più riprese. Ottima prova, protagonista indiscusso.
Sull'interpretazione di Robert Shaw
Personalmente l'interprete che ho meno apprezzato, troppo compassato ed english per essere veramente credibile. La prova è comunque sufficiente.
Sull'interpretazione di Martin Balsam
Al noto caratterista basta metterci la faccia per farsi ricordare, pur non avendo molto spazio si ritaglia un ruolo essenziale nella pellicola.
Sull'interpretazione di Hector Elizondo
L'attore metà portoricano metà basco interpreta il criminale supercattivo, un immigrato italiano senza scrupoli e molto sensibile al fascino femminile. Buona prova.
Sulla colonna sonora
Il tema di David Shire è molto "urbano", fiati a go go e dissonanze non sempre piacevoli, comunque in linea con il gusto del tempo e funzionale allo scopo.
Cosa cambierei
Va bene così.
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