Regia di Josef von Sternberg vedi scheda film
L’Oriente di Von Sternberg è un antro torbido e dissoluto, intriso di vendetta e cupidigia: Sodoma e Gomorra, invero, proiezione del desiderio - non proprio espiatoria – o pruriginosa esposizione della Hollywood Babilonia che fu. La gorgonica, nemesiaca Ona Munson - efficace alternativa alla Dietrich - la promiscuità sessuale di Huston avvinta d’arrivismo e la lascivia della Tierney formano una corte dei miracoli di conturbante efficacia: dietro ai drappeggi e al il bric à brac trasudano umori infernali. La chiusura nichilista lascia montare i marosi del laidume e della corruzione. Cult.
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