Regia di Leo McCarey vedi scheda film
Molto meno melassoso di quanto si penserebbe, affronta temi importanti con una leggerezza che sorprende.
La suora che insegna al ragazzino a boxare mi mancava (ce ne fossero di suore così nella vita vera!)
Poco viene dedicato all'aspetto religioso, a parte una sbugiardata divertita e in apparenza innocente di uno degli insegnamenti cristiani per eccellenza ('ho porto l'altra guancia e mi ha dato un ceffone')
La trama in sé, molto stereotipata e natalizia (il tirchiaccio antipatico che diventa caritatevole, v. Scrooge e affini) spiega poco del film che invece si regge sull'ironia leggera delle scenescenette. In conclusione, scorre bene e si guarda con un certo piacere ingenuo. Astenersi cultori dell'orrido e e dell'action ipertrofico.
Sulla trama
Una favoletta con qualche risvolto serio (la ragazzina preparata che si fa bocciare per non affrontare la sua broken home rimessa insieme senza preavviso e la traccia di tubercolosi nella suora.)
Più che un messaggio, mi sembra di trovare nel film una quantità di dubbi irrisolvibili (bocciatura o promozione, violenza o pacifismo, tircheria comoda o carità bonacciona) - okay, sto esagerando, è sempre un filmetto per famiglie, mica Tarkovskij, eppure...
Sulla colonna sonora
Bah, indimenticabile proprio no.
Cosa cambierei
La scena in cui la madre di Patrizia (che credo fosse Patricia in originale) si ricongiunge al marito. Cioè, lui era sparito così e lei nemmeno gli chiede "che fine hai fatto?" "dove sei stato?" né si altera minimamente (pensano a suonare e cantare questi, mah.) Non so, o mi sfugge qualcosa o questa scena è inspiegabilmente fantascientifica.
Su Bing Crosby
Un'interpretazione perfetta del tipo furbetto. Ecco, non mi dà l'idea di un prete, a dire la verità. Sarà che in Italia le cose sono diverse.
Su Ingrid Bergman
Troppo erotica per essere una suora. La tonaca fallisce nell'intento di smorzare la sua sensuale vivacità.
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