Regia di Leo McCarey vedi scheda film
Un po’ di melassa c’è, ma è ben dosata e discreta, cosicché il film non risulta mai sdolcinato o studiato a tavolino per commuovere. Anzi, McCarey gestisce bene le più di due ore di pellicola e la storia finisce per coinvolgere e persino un po’ per appassionare. Crosby fa il suo e ci offre alcune discrete canzoni. La Bergman, oltre che brava, bisogna dire che è anche molto bella, pur limitata dall’abito da suora. Il dialogo tra i due sull’opportunità o meno di bocciare la ragazzina è un dilemma molto attuale e frequente, benché io sia decisamente da parte della Bergman; ‘sti ragazzini bisogna che si facciano le ossa se vogliamo che sappiano affrontare la vita, e, se li proteggiamo da tutti gli urti e le fatiche, vengono su pappe molli e sbandati.
E’ uno di quei film che fa certamente bene guardare, scalda il cuore, e disintossica parecchio da tutta la violenza e soprattutto dal cinismo che c’è in molte pellicole odierne.
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