Il padre è impegnato in politica, la madre è una candida ninfomane che va dove la portano i sensi. La piccola Piera cresce sballottata tra gli spaesamenti del padre (innamoratissimo della moglie, ma angosciato dal suo comportamento) e le scorribande sessuali della madre. I genitori finiscono entrambi in manicomio, e la figlia, a sorpresa, diventa attrice.
Note
Dal romanzo omonimo di Piera degli Esposti e Dacia Maraini, un apologo surreale sulla femminilità descritta come natura assoluta, quasi mitica, estranea ai movimenti della Storia. La Maraini sceneggia con il regista e certo il suo didascalismo non giova alla rappresentazione.
Hanna Shygulla e Isabelle Huppert, i loro corpi, i loro volti, i loro occhi, i loro sguardi... una bellezza, per me, quasi insostenibile... e poi Mastroianni, Sabaudia e, come quasi sempre nei finali ferreriani, il mare...
Grazie Marco...
Da un libro-intervista in cui quel mostro d’attrice di Piera Degli Esposti si confidava con Dacia Maraini, Marco Ferreri ha cavato un film discutibile. Incentrato principalmente sulla figura della madre di Piera, figura incarnante la totalità disinteressata e candida, voluttuosa e travolgente dell’Amore, interpretata da una grande Hanna Schygulla, è soprattutto il… leggi tutto
un film quasi totalmente giocato (ed è il maggior pregio) sugli sguardi e sui primi piani e sulle grandiose interpretazioni femminili.
spesso però rimane vago e poco delineato, non si lascia mai completamente andare, nemmeno nei momenti più forti (da ferreri, che ne è maestro...) ma che comunque a volte risulta piacevole e di un'intimità, una riservatezza, una misteriosità femminile… leggi tutto
Film irrisolto di Marco Ferreri: buoni l'uso delle location e le prove dei tre interpreti principali ma, alla fine, tra uno sbadiglio e l'altro, la delineazione dei personaggi è quantomai incerta. Non tra i film memorabili dell'autore. Tra Hanna Schygulla e Isabelle Huppert, madre e figlia nella finzione, ci sono solo 12 anni di differenza ma entrambe risultano credibili nei loro ruoli. Voto:… leggi tutto
Che coppia, quella formata dal professore Lorenzo, e dalla disinibita e imprevedibile titolare di una pasticceria Eugenia!
Bizzarri ed appartenenti quasi a due mondi differenti, oltre che quasi a due epoche diverse, considerata la differenza d'età che li divide.
La coppia ha due figli, ma dei due chi emerge e prevale nel racconto è senz'altro Piera, bambina intelligente e…
Per la prima e (credo) unica volta alle prese con un soggetto letterario, Ferreri dimostra la sua statura autoriale, rimanendo fedele alla sua poetica, nonostante i condizionamenti di un copione scritto a sei mani con Piera Degli Esposti e Dacia Maraini. L'ottica innovativa con cui il cineasta milanese inquadra i temi della donna, della famiglia, delle relazioni sentimentali e sessuali, oltre…
Film irrisolto di Marco Ferreri: buoni l'uso delle location e le prove dei tre interpreti principali ma, alla fine, tra uno sbadiglio e l'altro, la delineazione dei personaggi è quantomai incerta. Non tra i film memorabili dell'autore. Tra Hanna Schygulla e Isabelle Huppert, madre e figlia nella finzione, ci sono solo 12 anni di differenza ma entrambe risultano credibili nei loro ruoli. Voto:…
Da un libro-intervista in cui quel mostro d’attrice di Piera Degli Esposti si confidava con Dacia Maraini, Marco Ferreri ha cavato un film discutibile. Incentrato principalmente sulla figura della madre di Piera, figura incarnante la totalità disinteressata e candida, voluttuosa e travolgente dell’Amore, interpretata da una grande Hanna Schygulla, è soprattutto il…
Un Ferreri quasi sobrio, praticamente irriconoscibile nella sostanza, per una storia altamente drammatica, ma altrettanto - ahimè - patetica. Non si salva molto da questo pasticcio di rapporti umani, età della vita, parentele più o meno marcate, bizzarrie e follie e soprattutto sesso, tanto sesso. Anche un po' troppo, volendo. Finisce che ci si annoia.
Raccontando e disarticolando, un cineasta "senza eleganza" ha intessuto con stile ineffabile e apparentemente dimesso storie di straordinaria, assurda poesia.
Femmina e Maschio nel cinema di Ferreri si scontrano e si rendono conto che è impossibile arrivare a un punto in cui qualcuno non ci lasci le penne,metaforicamente e no:quasi sempre la Donna l'ha vinta sull'Uomo,e l'autore ne fa uno dei cardini della sua opera."Storia di Piera",tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Piera Degli Esposti,è uno degli ultimi lavori di Ferreri accolti bene…
un film quasi totalmente giocato (ed è il maggior pregio) sugli sguardi e sui primi piani e sulle grandiose interpretazioni femminili.
spesso però rimane vago e poco delineato, non si lascia mai completamente andare, nemmeno nei momenti più forti (da ferreri, che ne è maestro...) ma che comunque a volte risulta piacevole e di un'intimità, una riservatezza, una misteriosità femminile…
ALLUCINANTE DISCESA DI FERRERI NELL'UNIVERSO FEMMINILE.DA UNA STORIA AUTOBIOGRAFICA(DI PIERA DEGLI ESPOSTI)RICCA DI STRANEZZE,PERVERSIONI ED ECCENTRICITA',IL PROVOCATORE PER ANTONOMASIA TESSE LA SUA TELA,IMBRIGLIATA DALLA MALATTIA MENTALE,DAL DESIDERIO,DALLA SEMPLICITA'DISARMANTE DELL'AMORE CARNALE,DALLE INFANZIE MITICHE ED ASSURDE,DALLE PIAZZE DESOLATAMENTE VUOTE E BAGNATE DAL SOLE,DA QUEL MARE…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Hanna Shygulla e Isabelle Huppert, i loro corpi, i loro volti, i loro occhi, i loro sguardi... una bellezza, per me, quasi insostenibile... e poi Mastroianni, Sabaudia e, come quasi sempre nei finali ferreriani, il mare... Grazie Marco...
commento di DavideKingInk80Ferreri è un porco e non poteva fare che una porcata …
commento di Andrea Vincenti