Agostina, nella miseria del dopoguerra, è costretta a fare la ragazza di vita ma spedisce al vecchio parroco i suoi risparmi per quando potrà ritornare. Però il parroco è morto e il nuovo arrivato, trovandosi tra le mani soldi di cui non conosce l'origine, li usa per costruire un orfanotrofio. Agostina minaccia lo scandalo e il parroco cerca invano di convincere il sindaco a trovare altri soldi. L'orfanotrofio viene chiuso e le ospiti messe in strada: allora Agostina cambia parere, in tempo per salvare le bambine ma...
Note
Cornice neorealista per un bel dramma interpretato da una Lollo giovanissima.
C'è Gina a 21 anni. E c'è anche la statuaria (qui bionda, splendida 23enne) Yvonne: ancora non piange, comincerà subito dopo e lo farà con successo per un decennio. Zampa ha fatto di meglio ma non perdetevi queste due "signorine" (che vorrebbero cambiar vita) alle prese con un prete (Eduardo) investitore in opere di bene dei danari altrui.
Dopo la partenza degli ultimi soldati americani da Livorno una prostituta riceve il foglio di via per il suo paesello campano, dove ha mandato al parroco i risparmi di una vita per farseli custodire e ora spera di aprire una sartoria con una “collega” (una Yvonne Sanson insolitamente bionda platino): ma il parroco è morto, e il successore (quasi) ignaro ha usato i soldi per… leggi tutto
Venuto dopo Anni difficili (1948), uno dei film migliori, Campane a martello (1949) non è una delle maggiori riuscite di Luigi Zampa. Tra le opere del regista romano di quel periodo, questo film è avvicinabile a Vivere in pace (1946), soprattutto per l'ambientazione in un microcosmo, che cerca faticosamente di risollevarsi nei primi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale (nel film… leggi tutto
Fiabetta di provincia, neorealista e romanzata, per intenderci alla Zavattini, anche se scritta da Piero Tellini; la Lollo e De Filippo (Eduardo) sono i nomi grossi in cartellone, ma troviamo anche Yvonne Sanson, Carlo Romano e pure Capannelle in una particina. Il cast è buono e si aggiungono pure le musiche di Nino Rota a conferire il giusto pathos; la storia è invece un po'… leggi tutto
Dopo la partenza degli ultimi soldati americani da Livorno una prostituta riceve il foglio di via per il suo paesello campano, dove ha mandato al parroco i risparmi di una vita per farseli custodire e ora spera di aprire una sartoria con una “collega” (una Yvonne Sanson insolitamente bionda platino): ma il parroco è morto, e il successore (quasi) ignaro ha usato i soldi per…
Venuto dopo Anni difficili (1948), uno dei film migliori, Campane a martello (1949) non è una delle maggiori riuscite di Luigi Zampa. Tra le opere del regista romano di quel periodo, questo film è avvicinabile a Vivere in pace (1946), soprattutto per l'ambientazione in un microcosmo, che cerca faticosamente di risollevarsi nei primi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale (nel film…
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Commenti (4) vedi tutti
Un melo del neorealismo con un buon cast ma una storia d'altri tempi, forse quelli dell'immediato dopoguerra
commento di massimo45Un bel dramma con cornice neorealista.
leggi la recensione completa di ezioC'è Gina a 21 anni. E c'è anche la statuaria (qui bionda, splendida 23enne) Yvonne: ancora non piange, comincerà subito dopo e lo farà con successo per un decennio. Zampa ha fatto di meglio ma non perdetevi queste due "signorine" (che vorrebbero cambiar vita) alle prese con un prete (Eduardo) investitore in opere di bene dei danari altrui.
commento di cherubinofilm bellissimo- gina lollobrigida bellissima
commento di nakod