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Che Dio ci perdoni

Regia di Rodrigo Sorogoyen vedi scheda film

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La recensione su Che Dio ci perdoni

di Furetto60
8 stelle

Thriller di notevole qualità.Ottime le interpretazioni, sia dei protagonisti, che dei comprimari.

Nell'estate del 2011, a Madrid, un milione e mezzo di pellegrini, aspettano in trepidante attesa l'arrivo del Papa, nel frattempo un insolito  serial killer, che stupra e  uccide solo donne anziane, tiene con il fiato sospeso gli abitanti della città e gli inquirenti.Il caso viene affidato a  due "outsider"gli ispettori di polizia Alfaro e Velarde.Bistrattati e isolati  dai loro colleghi e dai superiori per problemi caratteriali,Alfaro è incapace di autocontrollo, esplode spesso in violenti raptus,Velarde appare più pacato, ma è afflitto da una grave  balbuzie, che non gli consente di relazionarsi appropriatamente con gli altri,useranno la loro stessa disperata solitudine,come strumento per trovare il bandolo della matassa e risalire al killer, che continua a mietere vittime.

Candidato a sei premi Goya e vincitore di quello per miglior attore a Roberto Álamo, il film recupera i canoni del noir classico,declinandoli però in chiave moderna, il regista Rodrigo Sorogoyen compie un egregio  lavoro,sia nella cura meticolosa della sceneggiatura, di cui è co-autore, dando voce e identità a personaggi reali e credibili,sia mescolando luci e ombre, in un malinconico alternarsi di tradimenti e solitudini.Il punto di forza è proprio nella caratterizzazione complementare e paradossale dei due detective, figure dalle tante sfaccettature,preda dei loro tormenti interiori, alle prese con problemi esistenziali e di socializzazione e grottescamente agli antipodi.
Saranno gli improbabili autori di questa  caccia all'uomo , in una corsa contro il tempo.Immersa in una location urbana, dai colori lividi e l'atmosfera algida,punteggiata da  dialoghi secchi e taglienti,tratteggiata dalla tipica violenza di genere e arricchita da qualche scena action di sobria efficacia,la storia scorre piacevole,senza tempi morti, grazie anche alle straordinarie "performance" artistiche dei due attori protagonisti.

Thriller di notevole qualità.

 

 

 

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