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Che Dio ci perdoni

Regia di Rodrigo Sorogoyen vedi scheda film

Commenti brevi
  • Crudo e violento anche se nella seconda parte tende a scemare .

    commento di ezio
  • Ricorda un po' Seven. Abbastanza ben fatto. Certo che recarsi prima in Chiesa aiuta, anziché girare a casaccio in città per sperare di vedere qualcosa di interessante. 7

    commento di Brady
  • Il punto di forza del film è la crudezza del plot e di certe scene, per il resto, il poliziotto psicopatico ed il suo collega, che sembra la versione patetica di Rain Man, sono abbastanza ridicoli. Non amo nulla della cultura spagnola, ma almeno qui ci risparmiano i vari Pepa, Manolo, Candela, Paco, Soledad, Lourdes... Voto 6.

    commento di ezzo24
  • Intorno alla sfuggente figura di un violentatore di vecchiette che mette sotto scacco la polizia di Madrid, il film utilizza ai soliti clichè del genere : machismo ostentato, conflittualità rancorosa tra colleghi, crisi esistenziali latenti. Ma il tutto funziona discretamente, facendone un thriller ben congegnato e opportunamente avvincente.

    commento di Peppe Comune
  • un ottimo thriller ben confezionato e recitato ma la polizia spagnola ci fa veramente una figura vergognosa nel modo in cui viene rappresentata, tra violenza, imbranatezza, stupidità, parassitismo, ecc..

    commento di Maciknight
  • Si tratta un noir di tutto rispetto, da non farsi sfuggire, distribuzione permettendo!

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Buon giallo classico, ma il finale è più da cinema statunitense che europeo.

    commento di sarvaego
  • Film fatto bene con risvolti Sociali importanti.voto.6.

    commento di chribio1
  • Thriller di notevole qualità.Ottime le interpretazioni, sia dei protagonisti, che dei comprimari.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Un serial killer di anziane donne madrilene, invisibile ed imprendibile. Due poliziotti moralmente a pezzi andranno fino in fondo.

    leggi la recensione completa di emil
  • l'unico vero appunto che vien da fare a questo film, di buona fattura e di ottima recitazione, è un certo autocompiacimento nella rappresentazione delle scene di violenza. sinceramente non sembrano così necessarie, inutilmente ridondanti come sono. il seppur bravo Sorogoyen non è Haneke, per intenderci.

    commento di giovenosta